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Commisso-Barone-Montella: riunione per la nuova Fiorentina

Il tecnico (dopo 20 ore di volo) era teso, poi il presidente l’ha travolto con il suo entusiasmo. Gettate le basi per la nuova Viola.

Quando Rocco Commisso è apparso nella lobby del Westin hotel, Vincenzo Montella lo aspettava vicino al corridoio degli ascensori. Il tecnico era sceso dalla camera, avvertito da Joe Barone, dopo essere arrivato la mattina dal Bhutan, venti ore di volo, passando da Doha. L’incontro con il nuovo proprietario, dopo la telefonata di sabato, è stato il primo contatto diretto. Il tecnico era un po’ teso, ma Commisso lo ha travolto con il suo entusiasmo. L’italoamericano, completo carta da zucchero, lo ha abbracciato, gli ha dato un pizzicotto sulla guancia. Montella si è subito rilassato, ha parlato delle vacanze in Oriente. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

ENTUSIASMO. Ma il discorso è scivolato subito su Commisso. «E’ un uomo travolgente – ha commentato il tecnico – ha una carica incredibile, sono sicuro che il suo entusiasmo contagerà la città, la squadra, i tifosi. Credo proprio che ci divertiremo». Montella, Commisso e Barone si sono poi ritirati in una stanza, dove hanno gettato le basi per la nuova stagione. Non hanno perso tempo. Il tecnico si era presentato con due blocchi di appunti pieni di concetti tattici e nomi. Su una cosa è stato rassicurato: la nuova proprietà vuole tornare a giocare per l’Europa e a farlo con giocatori di qualità: «Il calcio di Montella mi piace – spiega Commissoè stato il più spettacolare degli anni recenti, quello della Fiorentina-olè. Abbiamo fatto tutto molto in fretta, siamo riusciti a chiudere il discorso tecnico, vedrete che saremo pronti anche per il mercato». Montella lo ha guardato ammirato e un po’ frastornato. Ha lasciato una Fiorentina e ne ha trovata un’altra.

IN VOLO. Il tecnico era arrivato a Manhattan ieri mattina alle dieci con l’aria morbida di chi era appena sceso per un caffè. Rilassato, ma stanco, zainetto in spalla, Montella all’inizio non aveva voluto parlare, sorpreso dalla presenza dei cronisti, puntando la porta girevole del Westin, per poi salire lungo la scala mobile nella lobby. Qui, ospite della Fiorentina, il tecnico si è riposato in camera, ha consumato un pasto veloce, poi è sceso per incontrare Commisso e Barone, reduci da un incontro con Charlie Stillitano, il potente manager italoamericano ideatore dell’International Champions Cup, la Champions estiva che si gioca tra Usa e Asia e che rivedrà, quattro anni dopo, la Fiorentina in campo, dopo la rinuncia della Roma. 

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