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Commisso alza il monte ingaggi oltre i 50 milioni. Ipotesi Mediacom come sponsor

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Per Pradè inizia la Fase 2 del mercato: quella degli acquisti. Con un buon margine di manovra per gli ingaggi. L’analisi del tetto stipendi dal 2010 ad oggi.

Più libertà di manovra per gli stipendi, e non di poco, rispetto alla scorsa stagione: nei piani di Commisso il potenziamento della Fiorentina passa anche dalla flessibilità di un monte ingaggi che Pradè potrà scalare oltre quota 50 (la scorsa stagione il limite fu dichiarato sotto i 40). Si parla di milioni al lordo, un balzo comunque superiore al 25 per cento. La decisione ufficiale con tanto di «cifra a disposizione» è stata definita negli Stati Uniti durante il vertice di mercato del 23 luglio alla presenza di Commisso e Barone. Così scrive La Nazione.

SPONSOR. Per la necessità di aggiungere ‘energie fresche’ in regime di fair play finanziario, viene considerata anche una sponsorizzazione «non marginale» della Mediacom, l’azienda di Commisso, che ha già fatto mostra di sé sulle maglie durante la tournée negli Stati Uniti. L’esempio del Sassuolo, che attraverso la Mapei di Squinzi è riuscito a ottenere un’immissione liquida di circa 23 milioni nel bilancio del 2018, è ben presente.

FASE 2. Ora inizia la fase 2 del mercato viola, quella degli acquisti. Anche se senza coppe europee non è facile attirare giocatori di livello medio-alto.

MONTE INGAGGI. Nel 2010 il monte ingaggi fu di 42 milioni, per scendere a 37 la stagione successiva prima del ritorno a 39 nel 2012/13. Balzo clamoroso nella stagione 2013/14, quella di Gomez e Pepito Rossi: 60 milioni. Poi la flessione: 56 milioni nel 2014/15, 46 nel 2015/16, 44 nel 2016/17, 35 nel 2017/18, 37 l’anno scorso.

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