La presentazione ufficiale ha dato il via all’era Iachini sulla panchina della Fiorentina. Adesso il mercato, servono almeno tre giocatori
La sensazione è che l’impegno e l’attaccamento alla maglia non mancheranno in questo nuovo corso, ma guai a parlare di Beppe Iachini come allenatore tutta grinta e poca tattica. Non c’è dispetto più grande che uno possa fargli. Lo ha ribadito più volte nel corso della conferenza stampa. Va bene l’etichetta di trascinatore, quella di leader carismatico del gruppo, pure quella di allenatore abituato a lottare per la salvezza. Tutto giusto, ma Iachini rivendica anche il suo sapere di calcio. L’idea di gioco, l’organizzazione. Si parte da qui, dalla parola magica che ha fatto da filo conduttore nella giornata di ieri: ‘lavoro’. Prima i fatti (si è presentato al centro sportivo che ancora non erano le 9), poi le parole in conferenza stampa.
Niente bacchetta magica, ci mancherebbe, ma una sola medicina: il lavoro quotidiano sul campo. La Fiorentina riparte così, da un uomo semplice che sta vivendo un sogno e che mai avrebbe immaginato di allenare la sua squadra del cuore. La molla sarà questa, per trasmettere alla squadra anche solo la metà della sua passione, del suo orgoglio nell’indossare ancora una volta una giacca con un giglio sul petto.
Ha già parlato con tutti i giocatori, li ha motivati e pungolati. Morde il freno, perché questa settimana di vacanza proprio non gli è andata giù. Da oggi, però, potrà finalmente lavorare sul campo con i suoi ragazzi. Difesa a tre o a quattro, centrocampo con il trequartista o senza, tridente offensivo oppure no? Tutti aspetti che conosceremo fra una settimana, dopo qualche giorno di lavoro con il gruppo.
Intanto, la cosa certa, è che oggi andrà in scena il tanto atteso summit di mercato alla presenza dell’allenatore, di Daniele Pradè, Joe Barone, Giancarlo Antognoni e Dario Dainelli. Si ascolteranno le richieste di Iachini, anche se la strada sembra ormai tracciata. Tre giocatori da portare a Firenze, uno per reparto: un difensore, meglio se mancino, una mezzala ed un centravanti (con il conseguente prestito di Pedro). Facile a dirsi, meno a farsi, con Pradè che ha fatto chiaramente intendere di non aspettarsi alcunché a breve, rimandando l’attesa alla seconda metà di gennaio, quando sul mercato potranno aprirsi spiragli che adesso appaiono chiusi a doppia mandata.
Da oggi comincia anche la partita di Daniele Pradè, che in conferenza stampa si è assunto le responsabilità delle proprie colpe e che metterà tutto se stesso per rinforzare in maniera netta la rosa a disposizione di Iachini. Con quella traccia di un giocatore per reparto da inserire, consapevole che il mercato di gennaio è particolare. Da un giorno all’altro possono esserci occasioni nuove. La Fiorentina adesso deve essere brava a coglierle.

Di
Alessandro Latini