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Editoriali

Colpita anche la Fiorentina, è il momento di resistere. La Lega vuole terminare il campionato: sarà fattibile o è pura utopia?

Vlahovic

Club viola colpito dal Covid-19. L’attaccante serbo sta bene ed è carico: “Farò gol anche al virus”. La Lega vuole riprendere il campionato

Il comunicato ufficiale della Fiorentina è arrivato alle 19 in punto. Poche righe, per comunicare la positività di Dusan Vlahovic al Covid-19. L’attaccante serbo si aggiunge ad una lista di giocatori di Serie A già piuttosto corposa. Fiorentina pronta a gestire l’emergenza, così come tutte le altre squadre coinvolte. Fitti controlli sugli atleti e sulle persone del club che hanno avuto contatti con la squadra.

Il campanello d’allarme, a casa Vlahovic, si è acceso ieri l’altro sera. La nottata ha confermato che c’era qualcosa che non andava. Tampone fatto in mattinata dai medici viola e risultato positivo. Il caso ha voluto che già ieri, nel corso della giornata, l’attaccante stesse bene e dunque risultasse asintomatico. ‘Scherzo’ del coronavirus, ed è questo l’aspetto che preoccupa di più, in linea generale: il virus può diffondersi proprio perché ci sono portatori asintomatici che non sanno di averlo contratto.

La squadra, che già da giorni aveva sospeso gli allenamenti al centro sportivo (sbarrato a tutti), si è ritrovata di colpo in quarantena obbligata. Poco cambia per chi ha osservato scrupolosamente le linee guida imposte dal Governo, sta di fatto che per almeno due settimane la Fiorentina non potrà tornare a riunirsi. Stesso discorso per gli altri club coinvolti. Dalla Juventus all’Inter, passando per la Sampdoria (dove i casi si sono moltiplicati) ed il Verona. Da ieri sera in quarantena c’è anche l’Udinese, che domenica scorsa ha giocato proprio contro la Fiorentina di Vlahovic.

Adesso che succede? Un comunicato della Lega Serie A ha fatto sapere che l’intenzione è quella di concludere i campionati, anche se chiaramente la data del 24 maggio come ultima giornata non potrà più essere considerata tale. In attesa del consiglio federale del 23 marzo, al momento non vengono prese in considerazione ipotesi alternative, ma la convinzione della Lega di terminare tutte le partite sul campo stride un po’ con il dilagare dei contagi anche fra i calciatori. Anche perché le parole del Ministro Spadafora sono sembrate piuttosto chiare: fino ai primi di aprile non se ne parlerà neanche di tornare a far rotolare il pallone in campo, ma tutto dipenderà chiaramente dall’evolversi della pandemia. Un aspetto che oggi è impossibile da prevedere, anche se c’è la speranza che i contagi vadano via via diminuendo.

In tutto questo, l’Uefa nella giornata di ieri ha deciso di sospendere Champions League ed Europa League. Doveroso, visto che tutte le leghe europee hanno deciso di fermarsi. L’attesa, però, è tutta concentrata su martedì prossimo, quando al centro del contendere ci sarà il futuro dell’Europeo. Oggi, immaginare Italia-Turchia il 12 giugno all’Olimpico (match inaugurale) è esercizio particolarmente difficile.

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