Richiesta esplicita di Palladino, Pradè e Galliani hanno lavorato a lungo per la fumata bianca. Ora resta da capire il futuro dell’argentino
Ci è voluto qualche giorno in più del previsto, ma proprio quando rischiava di trasformarsi nel solito tormentone, l’affare è stato definito. E così, per la gioia di Raffaele Palladino, Andrea Colpani diventa il terzo acquisto della «sua» Fiorentina. Un’operazione sulla quale il d.s viola Daniele Pradè lavorava fin dai primi giorni di giugno quando, su precisa indicazione del mister, iniziò a tastare il terreno con Adriano Galliani. Così scrive il Corriere Fiorentino.
CAMBIO DI PASSO. Un (lunghissimo) lavoro ai fianchi, fatto di telefonate e silenzi, di accelerate e fasi di stallo. Fino alla scorsa settimana. È stato allora che i viola hanno deciso di cambiare definitivamente passo trovando porte sostanzialmente spalancate. Da quel momento insomma si è trattato «soltanto» di far quadrare tutti i dettagli e di trovare formula e cifre che accontentassero tutti col giocatore che non aspettava altro che il via libera per raggiungere il suo mentore.
E NICO? La formula è quella del prestito oneroso (circa 4 milioni) con diritto di riscatto (che può trasformarsi in obbligo a determinate condizioni) fissato a 12. Una via di mezzo tra quello che voleva Galliani (cessione a titolo definitivo o prestito con obbligo) e quello (prestito con semplice diritto) che proponeva la Fiorentina. Dopo gli arrivi di Kean e Pongracic insomma i viola regalano all’allenatore un altro rinforzo che, in teoria, serve a completare il pacchetto offensivo. Certo, resta da capire cosa ne sarà di Nico Gonzalez e in caso di cessione (per prenderlo servono non meno di 35 milioni) potrebbe tornare di moda il nome di Gudmundsson.
Di
Redazione LaViola.it