Un anno fa chiudeva un girone di andata super a Monza con Palladino, ora è tutto più complicato. Sacrificio e poca qualità, ma…
Un anno fa di questi tempi aveva la maglia biancorossa e in tanti spingevano per vederlo vestito d’azzurro: Andrea Colpani aveva appena chiuso un girone d’andata da capogiro, non tanto per i numeri (7 reti e tre assist nelle prime diciannove partite) ma per il livello di incisività che aveva in ogni gara. Dodici mesi dopo in Brianza torna un Flaco ancor più “minuto”. Lo spessore che aveva acquistato in biancorosso è evaporato una volta indossata la casacca viola. Colori diversi, pesi diversi. Nella sua Monza, su un prato in cui ha impresso pennellate d’autore, Colpani proverà a riprendersi un po’ della luce che ha smarrito nel trasferimento in Toscana. Così scrive Il Corriere dello Sport.
UN ALTRO FLACO. Se sovrapponiamo in controluce una prova del “vecchio” Colpani con una delle recenti anonime prestazioni con la Fiorentina, pare di vedere un altro calciatore. Nella nuova realtà tutto è più difficile: non solo perché l’asticella si è alzata o per una perfetta forma fisica che continua a rincorrere, ma anche per i nuovi compiti che Palladino (colui che l’ha voluto fortemente con sé a Firenze) gli richiede. Nella prima parte di stagione, Colpani è stato spesso più utile in fase di non possesso, in costante aiuto a Dodo, che col pallone tra i piedi. Vien da sé che un giocatore così, per la discrepanza evidente tra le qualità tecniche e le difficoltà atletiche, risulti spesso tutt’altro che impattante in prove di estremo sacrificio. Non di certo inutile. La Fiorentina che volava a ritmi scudetto, quella delle otto vittorie consecutive tra metà ottobre e inizio dicembre, era una squadra in cui Colpani aveva il posto fisso.
NUOVO RUOLO. Colpani può essere però tanto altro: lo spera Palladino e la società, che su di lui ha investito parecchio (4 milioni per il prestito, 12 per un riscatto in questo momento tutt’altro che sicuro). Potrà esserlo (o tornare a esserlo) magari in un ruolo diverso; in un 3-4-2-1 – modulo del Monza versione 2023/24, rispolverato contro il Napoli dal tecnico campano – in cui, da trequartista di destra, il Flaco tornerebbe nella sua zona di comfort.
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Redazione LaViola.it