Le dichiarazioni dell’agente sulla prima parte di stagione dei viola e in vista del mercato di gennaio
Settimo posto in classifica a pari merito con la Roma e protagonista sul mercato con l’acquisto di Ikoné, la Fiorentina punta a confermarsi anche nel girone di ritorno. Per commentare il girone d’andata dei viola e in vista dell’apertura del calciomercato invernale, LaViola.it ha contattato in esclusiva l’agente Fifa, Filippo Colasanto:
Come valuta l’acquisto di Ikoné?
“Con questa operazione, la Fiorentina dà un segnale forte: mantenere una squadra più che buona e puntare a qualificarsi all’Europa League con l’obiettivo di far bene anche nella prossima stagione. Mi è piaciuta tantissimo la tempistica, hanno lavorato quasi sottotraccia e sono riusciti a chiudere la trattativa prima dell’inizio del mercato. Spendere 14-15 milioni non è una cifra normale per la Fiorentina e credo che Commisso abbia voluto dare un segnale importante: io non lo conosco personalmente ma mi sembra un passionale e se non lo presseranno troppo farà solo del bene negli anni a seguire”.
L’arrivo di Ikoné può permettere a Nico Gonzalez di giocare sulla fascia che predilige, quella sinistra…
“Sicuramente e per quello che lo conosco Gonzalez sin qui ha fatto vedere il 40% del suo potenziale tra ambientamento, trasferte internazionali e covid. Ikoné non è uno che segna tanto, ma crea tanti spazi e fa assist. Con Vlahovic al centro e due esterni forti nel saltare l’uomo, penso che la squadra farà un salto in avanti molto importante”.
Nelle ultime uscite Gonzalez è sembrato un po’ appannato…
“Credo che più una questione fisica sia una questione mentale. Per un sudamericano è sempre difficile l’ambientamento al nostro campionato, che anche se è un po’ calato qualitativamente resta sempre quello più tattico. Gonzalez è un giocatore che lasciato a briglia sciolta può essere devastante, ma qui in Italia difficilmente lo potrà essere totalmente. Però con Vlahovic, Ikoné da una parte e Gonzalez dall’altra, con Bonaventura, Castrovilli, Torreira, la Fiorentina può mettere davvero in difficoltà qualsiasi squadra”.
La Fiorentina può puntare all’Europa?
“Assolutamente sì perché la classifica è molto corta. L’Inter farà un campionato a parte, ma tutte le altre più o meno sono nell’arco di 8-10 punti: credo che il campionato possa essere pieno di sorprese come non lo si vedeva da tanto tempo. Poi la Fiorentina non è impegnata nelle coppe e questo conta tanto a livello di energie mentali e fisiche”.
Si aspetta altre operazioni dai viola?
“Non mi aspetto altri colpi: è un mercato di riparazione e la Fiorentina non sta andando male. Temo che a fine stagione dovrà cedere Vlahovic. Se fossi un dirigente per sostituirlo cercherei un giocatore giovane ma già esperto del nostro campionato: il mio nome è Scamacca se continua con questo rendimento. E’ meno potente di Vlahovic, ma vede la porta e con una squadra forte a supporto ce lo vedrei bene. Se dovesse partire Kokorin a gennaio, il vice-Vlahovic potrebbe essere un profilo come quello di Caicedo: giocatori non più giovanissimi che si accontentano di subentrare nel finale”.
Da esperto di calcio sudamericano, c’è un profilo che consiglierebbe ai club italiano?
“C’è un giocatore fortissimo che già un anno fa segnalai a una squadra importante. All’epoca non lo presero, ora leggo che forse sono interessati che è Julian Alvarez, un 2000 del River Plate più forte di Lautaro Martinez. L’unico giocatore argentino che veramente si è messo in mostra: fino a 6 mesi fa era una scommessa, ma come al solito non ci ha creduto nessuno”.
Di
Mattia Zupo