«Non è vero che abbandoneremo questa nave, anzi. Entro un mese vi spiegheremo quelli che sono i nostri obiettivi futuri». Il presidente viola Mario Cognigni rilancia l’impegno della famiglia Della Valle nella Fiorentina e lo ha fatto davanti a oltre trecento tifosi viola. L’incontro con l’ACCVC (Associazione Centro di Coordinamento Viola Club) e altri rappresentanti della tifoseria organizzata è molto simile a una festa. E in alcuni tratti si trasforma anche in una dichiarazione d’intenti. Dopo lo sfogo di Andrea Della Valle al termine della sfida con il Sassuolo, con il patron decisamente amareggiato per le contestazioni e dubbioso sul futuro, le nubi si diradano. Nessuna possibilità di cessione e nuove idee per proseguire insieme.
Le ultime partite hanno raccontato di una spaccatura totale anche all’interno del tifo sull’opportunità di contestare o meno la proprietà. Con la Lazio, per esempio, il cuore della Curva Fiesole non è propriamente stato tenero nei confronti della società. Trovando però i fischi dal resto dello stadio. Situazione che non fa bene a nessuno. Per questo Cognigni prova ad andare oltre: «In una realtà come questa serve condivisione totale. Unità che deve arrivare non soltanto nei momenti in cui le cose vanno bene, ma soprattutto nelle difficoltà. Lo spirito di aggregazione nasce lì. Una società come la Fiorentina deve creare intorno alla squadra un’attività sinergica che consente di avere ambizioni e risultati superiori alla nostra dimensione ed al nostro bacino d’utenza».
Carezze e complimenti nei confronti del d.g. Pantaleo Corvino, omaggiato per le 300 gare in Serie A con la Fiorentina (ricorrenza festeggiata nella trasferta di Palermo). Contando anche le coppe europee, le presenze sforano il muro delle 340. Ancora Cognigni: «Quando lo scorso anno Diego (Della Valle, ndr) si è reso conto dell’inefficienza del precedente comparto sportivo, ha suggerito di riparlare con Pantaleo. Non perché è il mago delle plusvalenze come dice qualcuno, ma perché rappresenta quello che ho detto prima a livello di passione e cuore viola. Diego dice sempre che gli allenatori e i giocatori passano, mentre noi rimaniamo, e dobbiamo circondarci di persone che hanno addosso questi valori di appartenenza. Come Pantaleo».
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Redazione LaViola.it