Malissimo la classifica. Difesa della Fiorentina in crisi, centrocampo che non fa gioco, la stella spenta di Castrovilli e Ribery, e i gol che non segna nessuno
Mai partenza peggiore nell’era dei 3 punti (8 fin qui). Situazione che il calendario da qui a Natale potrebbe ulteriormente aggravare. Lunedì scontro diretto per la salvezza col Genoa, poi, in serie, Atalanta, Sassuolo, Verona e Juventus. C’è poco da stare tranquilli, secondo l’analisi del Corriere Dello Sport.
DIFESA E COSTRUZIONE. La Fiorentina ha subìto 15 gol, c’è chi sta peggio. Tuttavia è evidente la difficoltà della squadra nella protezione della sua area di rigore. C’è qualche elemento in difficoltà dall’inizio della stagione come Caceres, ma nella marcatura stretta anche Pezzella non è mai stato davvero impeccabile. Prandelli ha utilizzato fin qui il 4-2-3-1, il 4-3-1-2 con o senza Pulgar davanti alla difesa, provando anche Borja Valero trequartista per marcare De Paul a Udine fino al 4-4-2 a Milano. Il problema non sta nei moduli, ma nella difficoltà della squadra a costruire il gioco. Pulgar è l’unico vero centrale, come posizione, ma non ha le caratteristiche di chi fa partire la manovra, non ha il tempo, la tecnica, la visione di gioco.
CASTRO-RIBERY. Castrovilli da oltre un mese sta giocando con superficialità, senza assumersi una iniziativa, senza dare concretezza a una tecnica che gli viene giustamente riconosciuta. Non può essere la squadra a girare intorno a lui, deve essere lui a far girare la squadra. Ribery, a San Siro, contro l’Inter, aveva fatto scintille. Sono passati due mesi da quella partita e si sono perse le tracce del vero Ribery. Eppure, Prandelli non può farne a meno, sa che un’idea, una giocata, un guizzo possono arrivare solo dal francese, a cui sta mancando però la condizione. Basta osservarlo quando punta l’uomo, la testa sa da che parte andare e come saltarlo, le gambe no. Sul dribbling ha il primo spunto, quello dell’intenzione, non il secondo, quello che manda l’avversario fuori pista. Si discute tanto sulla sua posizione in campo, ma quando era Ribery giocava dove voleva e giocava sempre bene. E davanti non segna nessuno.

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Redazione LaViola.it