Parla il preparatore atletico che spiega la preparazione dei giocatori viola in isolamento: “Ripartenza? Ci sarà entusiasmo, punterei sulla palla”.
Come faranno i calciatori a tornare in campo dopo quasi due mesi di quarantena? A La Repubblica parla Alessandro Ciullini, da 25 anni preparatore atletico con esperienze insieme a Christian Panucci con Livorno, Ternana e nazionale albanese: «L’aspetto più importante, specie per un preparatore atletico, sarà quello di sapere con certezza quando si potrà tornare in campo ad allenarsi e quando invece si potrà tornare a giocare. Questo intervallo di tempo tra allenamento e partita, infatti, è fondamentale per pianificare tutto il programma».
ALLENAMENTI. La Fiorentina, durante la quarantena, ha puntato su core stability, forza e aerobica: che vuol dire? «Da una parte si rinforza la parte centrale del corpo, cioè la zona addominale, quella lombare, che fanno da unione tra arti superiori e arti inferiori. Questo per stabilizzare il corpo, con esercizi dove si lavora su addominali e dorsali, su posture e posizioni da tenere per dare stabilità e forza. È un allenamento molto utile negli spostamenti e nei movimenti dell’atleta. L’aerobica, invece, si concilia con lo stare a casa: non potendo andare nei parchi si adoperano cyclette e tapis roulant. Per la forza, infine, libero spazio alla fantasia: scale, gradini, panchetti, tavoli, elastici, tappetini, sovraccarichi naturali senza necessario bisogno di attrezzi».
COME TORNARE IN CAMPO. «Innanzitutto sarà necessario fare dei test di controllo per capire lo stato di forma dei giocatori. Poi mi concentrerei sull’aspetto specifico del calciatore, stimolando e allenando quei movimenti che non ha potuto fare in casa. Accelerazioni, frenate, cambi di direzione, contatto col pallone, contrasti, uno contro uno e così via. Cercherei di rubare poco tempo all’allenatore, alle prese con la parte tattica che difficilmente avrà potuto portare avanti in quarantena. Una condizione, però: che tutte le società riprendano ad allenarsi lo stesso giorno. Ne va della correttezza e della regolarità del campionato».
PREPARAZIONE. Quindi niente fondo? «Se un atleta ha curato durante la quarantena la parte aerobica, con cyclette o tapis roulant, darei priorità alla palla. Tenendo conto anche di un altro fattore: l’entusiasmo. Se arriverà l’ok per la ripresa della stagione, infatti, la condizione fisica generale della squadra non sarà reale: il giocatore avrà una grandissima voglia di giocare, subito. Questo entusiasmo farà andare il calciatore oltre e migliorerà l’aspetto fisico perso durante la sosta».
NUOVA IDONEITA’. «La Federazione medica del Coni ha elaborato un protocollo di screening da effettuare prima della ripartenza in chiave di prevenzione. Per gli atleti negativi o asintomatici raccomanda esami ogni quattro giorni, mentre gli atleti positivi al Covid-19 dovranno sottoporsi a un’approfondita serie di esami per poi osservare un periodo individuale di graduale ripresa nei successivi quindici giorni e soltanto successivamente iniziare gli allenamenti, sempre sotto l’attento controllo del responsabile sanitario. Da quanto ho capito, leggendo relazioni di esperti in materia, il virus incide moltissimo, oltre che sui polmoni, anche sul cuore e quindi può lasciare dei segni. Se fosse così, il medico dovrà avere nei soggetti colpiti una valutazione molto più accurata, e dunque verrà emesso un esame di idoneità diverso dal solito».
Di
Redazione LaViola.it