Le dichiarazioni dell’ex dirigente viola sulla situazione del calcio italiano alle prese con l’emergenza sanitaria
Oreste Cinquini, ex direttore sportivo della Fiorentina, ha parlato a Radio Sportiva:
“Sono in casa, sperando che tutto finisca al più presto ma ci vorrà tempo. Ripartenza a fine maggio? Ho delle perplessità, ci sono problematiche abbastanza grosse. Se uno dei giocatori o addetti ai lavori contrae il virus che succede? Tutti hanno voglia e desiderio di tornare in campo, ma attenzione, siamo difronte ad un virus sconosciuto e non abbiamo un vaccino. Siamo a 24.000 morti in Italia, anche il calcio subirà un ridimensionamento”.
CAMPIONATO. “Persone sugli spalti? Per il 2021 saremmo già ottimisti. Soluzioni per il Campionato? Bisognerebbe pensare a qualche scorciatoia, tipo playoff e playout in una partita secca”.
GRAVINA. “Non sarà mai il becchino del calcio perché questo è un evento fuori dalla norma e nessuno poteva ipotizzarlo. Bisogna essere molto prudenti perché senza la salute non c’è il calcio”.
SERIE B. “Bisognerebbe mettersi a un tavolo e parlare tutti insieme nell’interesse del calcio. In B dovrebbero ridurre le squadre, ma in C e D come faranno a ripartire e pagare gli stipendi?”.
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Redazione LaViola.it