Cinquini: “Credo che il problema della Fiorentina sia motivazionale. Spalletti sarebbe l’ideale”

Le dichiarazioni dell’ex dirigente viola sul momento della squadra allenata da Montella

Oreste Cinquini, ex direttore sportivo della Fiorentina, ha parlato a Lady Radio del momento della squadra viola:

“Il momento è particolare e difficile, mancano alcuni giocatori importanti come Pezzella, c’è la situazione di Chiesa che è un fuoco che brucia sotto la cenere. Si è pensato di tenerlo però bisognerebbe capire perché Federico si sia un po’ perso. Non è mai facile comprendere dall’esterno le dinamiche di una società. Adesso c’è da preparare una partita proibitiva o molto difficile contro l’Inter. Inizialmente la stagione era iniziata bene, nonostante il popolo viola mantenesse delle perplessità su Montella già dallo scorso anno. Ora le quattro sconfitte hanno messo l’allenatore sul banco degli imputati. Credo che Montella sia un buon tecnico e gli auguro di vincere le prossime partite. I risultati sono quelli che contano, ma ci sono tante variabili che dovrebbero essere valutate. C’è stato questo tracollo a cui è difficile dare una spiegazione, ma io credo che sia un problema motivazionale e la testa è difficile da allenare”.

CAMBIO IN PANCHINA. “Sentendo le dichiarazioni di Commisso, lui ha ambizioni non solo di Europa League, ma addirittura di Champions League. Cambiare l’allenatore adesso per fare una programmazione importante diventa difficile. L’allenatore che secondo me farebbe comodo alla Fiorentina è Spalletti”.

MERCATO INVERNALE. “È difficile incidere in una rosa, anche perché per la Fiorentina in questo momento non sarebbe facile arrivare a grandi giocatori. Ribery si è presentato molto bene e all’inizio ha fatto cose eccezionali con Chiesa. Purtroppo Pedro non è ancora pronto e malgrado l’investimento importante non so è ancora espresso ai livelli che ci si aspettava. Dzyuba? Un buon giocatore in scadenza di contratto, ma non credo che possa venire alla Fiorentina perché ha un contratto importante a livello economico e lo Zenit non credo che si voglia privare del capitano della nazionale. Poi bisogna considerare che nel campionato russo c’è l’obbligo per ogni squadra di schierare almeno cinque russi in campo”.