I dati del girone d’andata di Simeone sono molto negativi. Ma non troppo distanti da quelli di un anno fa
Il killer instinct, in fondo, non lo ha mai veramente avuto Giovanni Simeone. Già lo scorso anno, ed ancora prima al Genoa, aveva avuto lunghi periodi di pausa, con tanti alti e bassi. Confermati, purtroppo, anche in questa prima parte di stagione. Bomber di razza, dunque, non lo è mai veramente stato. Basta guardare i suoi numeri.
2018-19, girone d’andata: 4 gol / 2017-18, girone d’andata: 6 gol
Ed a proposito di killer instinct, siamo sulla farsa riga dello scorso anno. Con i suoi 30 tiri totali è riuscito a siglare solamente 4 gol, per una media realizzativa di 1 rete ogni 7,5 tiri. Media, tuttavia, che non è poi così differente da quella dello scorso campionato, quando concluse la stagione 2017-18 con 88 tiri totali per 14 gol, ovvero 1 rete ogni 6,3 tiri.
Dati che non fanno certo sorridere. Anche perché alcuni errori lasciati agli almanacchi in questo girone d’andata sono topiche vere. Medie che devono far riflettere. Anche perché le competitors della Fiorentina hanno centravanti e attaccanti con ben altri dati realizzativi:
dati Lega Serie ASampdoria: Quagliarella, 51 tiri per 12 gol; 1 rete ogni 4,3 tiri
Atalanta: Zapata, 39 tiri per 10 gol; 1 rete ogni 3,9 occasioni
Torino: Belotti, 51 tiri per 7 gol; 1 rete ogni 7 tiri
Giusto per fare degli esempi. Certo è inutile paragonare Simeone a Icardi che segna un gol ogni 4,2 tiri ed è a 9 centri, per non parlare di Mandzukic che ha segnato 8 gol tirando solo 20 volte, con una media di 1 gol ogni 2,5 tiri. Ma aspettarsi da Simeone dati migliori rispetto a quelli di Petagna, che ha segnato 6 reti tirando 40 volte con media realizzativa di 6,6, o di Caputo che ha segnato 9 gol in 37 tiri, uno ogni 4 conclusioni è più che lecito.
In sostanza non è ammissibile che Simeone stia dietro ai vari Santander 5 gol, Caputo 9, Petagna 6, Inglese 5, o che abbia segnato le stesse reti di Ciano o Stepinski, o come di difensori come Mancini. Cinismo cercasi, e salto di qualità che sotto porta Simeone dovrà fare assolutamente nel girone di ritorno. Come avvenne, per altro, l’anno scorso quando mise a segno 8 reti nella seconda parte di campionato.
Quest’anno, per migliorarsi, dovrà farne almeno 11. Utopia?


Di
Gianluca Bigiotti