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Cinismo cercasi, Federico Chiesa: 55 tiri totali per soli 3 gol. Tendenza da invertire

I numeri del girone d’andata di Federico Chiesa. 5° tiratore in campionato per sole 3 reti

Se non ci fosse stato lui…La premessa è d’obbligo. Perché è innegabile come Federico Chiesa abbia rappresentato per lunghi tratti di questo girone d’andata viola che si è appena concluso una delle poche, se non l’unica, nota positiva in mezzo alla mediocrità di alcune prestazioni collettive e singole. Non è il caso di Marassi, dove contro il Genoa la Fiorentina meritava decisamente di più. Tra episodi discutibili, gol clamorosi sbagliati da mezzo metro, due legni, ed un Radu in giornata di grazia.

Per Chiesa un destro da dentro l’area ad incrociare con riflesso ottimo dell’estremo difensore del grifone nel primo tempo, un assist sprecato malamente da Edimilson, ed un palo che trema ancora nel secondo tempo con un tocco da biliardo che solo il legno ha saputo respingere a Radu battuto. Sfortuna nera, più che demeriti, contro il Genoa, per chiesino. Che però lascia agli appassionati di statistiche numeri decisamente da migliorare. Soprattutto sotto porta.

Il talento viola al giro di boa chiude con 3 reti, e 2 assist. Che però se messi a raffronto con le occasioni da gol avute non soddisfano di certo. Chiesa è infatti il 5° tiratore assoluto del campionato, con 55 conclusioni verso la porta. Molti sforzati, più che logici. Dovuti anche alla frustrazione di sapere di predicare nel deserto nell’attacco viola che viaggia ad una marcia inferiore rispetto alla sua, e con allo stesso tempo, però, troppa insistenza nel voler per forza fare da solo la differenza. Media realizzativa, dunque, di 1 gol ogni 18 conclusioni. 1 rete ogni 568 minuti. Troppo poco.

dati Lega serie A

E Chiesa lo sa bene. Un processo della sua crescita è anche quello di riuscire a prendere lacorretta decisione’. Fare l’assist o il passaggio smarcante quando il compagno è messo in condizioni migliori o tirare quando serve. Apparentemente l’abc del calcio. Ma ancora, su questo tasto, Chiesa deve migliorare. E proprio su tale aspetto lo stesso Stefano Pioli ci ha lavorato tanto. In estate, ad esempio, quando tra ritiri e tournee Chiesa e Simeone si cercavano con insistenza, rapporto calcistico poi naufragato fino alla topica di Fiorentina-Roma. Sulla pressoché totale assenza d’intesa con il Cholito dovranno lavorare molto in questa sosta Pioli, ma anche Chiesa e Simeone stessi.

Se questo doveva essere l’anno del definitivo salto di qualità per Chiesa, ancora, forse non ci siamo del tutto. I progressi sono notevoli. Perché Chiesa è colui che ha effettuato più dribbling in assoluto in Serie A. Campionato dove giocano i vari Ronaldo, Dybala etc messi rigorosamente dietro quanto a capacità di saltare l’uomo.

dati Whoscored.com

Aver tirato avanti da solo la baracca a lungo, con zero chances di riposare visto l’impegno ormai in pianta stabile con la nazionale, non lo ha di certo aiutato a trovare la lucidità necessaria in alcune fasi di stagione per prendere la decisione di gioco migliore. Ma con la sosta, ora, Chiesa ha tutte le carte in regola per invertire la tendenza. Per fare il salto di qualità definitivo e diventare davvero un top player servirà anche questo.

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