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Ci sono (sarebbero) perdite…e perdite. Tra il beneficio del dubbio e uno scetticismo in aumento

Non tutte le perdite sono uguali. Aumenta lo scetticismo in merito al probabile addio di Torreira alla Fiorentina

Gente che va, gente che viene. E’ il calcio di oggi. Ci sono, tuttavia, perdite e perdite. I motivi in ballo possono essere i più svariati: dalla volontà del giocatore di andare altrove all’impossibilità per un club di trattenerlo per ‘inferiorità’ economica, passando per le formule di trasferimento fino a situazioni anomale (procuratori e commissioni su tutte). Se, ad esempio, la partenza di Odriozola fa male fino ad un certo punto, sia per il costo di un eventuale acquisto che per una sostituzione che, comunque, non sembra impossibile, nel caso di Torreira ci sono più fattori da tenere in considerazione.

VALORI. Premessa obbligatoria: il sito preso in considerazione, per quanto tra i più accreditati del settore, esprime valori indicativi. La valutazione di un calciatore, infatti, la fa sempre il mercato. C’è un dato, tuttavia, che emerge: Lucas Torreira è il 36° ‘mediano’ del mondo come valore.

 

In Serie A solamente 8 calciatori gli stanno davanti: Tonali, Brozovic, Locatelli, Anguissa, Bennacer, Zakaria, Koopmeiners e Arthur. E’ stato tra i centrocampisti che non fanno la mezz’ala più prolifici d’Europa, alternando regia e recuperi. Le caratteristiche del giocatore sono indiscutibili, rare se non uniche, fondamentali per il calcio di Italiano. “Il play è il fulcro della squadra, se gira il centrocampo, gira tutta la squadra. Torreira ha dimostrato di essere importante, ha una qualità esagerata e si è scoperto anche bomber. Non ci sono dubbi per quello che potrà dare in futuro a questa squadra” disse Italiano a domanda sul futuro del centrocampista uruguaiano poche settimane fa. La volontà di rimanere a Firenze continua ad essere ribadita dal giocatore, l’ultima volta anche poche ore fa e non solo a parole, ma anche per attaccamento e grinta messa sul campo durante tutto l’anno, con una gara finita senza un dente.

COSTI. L’operazione che mise a segno la Fiorentina la scorsa estate, con un diritto di riscatto a 15 milioni di euro con sei rate da 2,5 milioni ciascuna (anche grazie all’intermediazione dell’agente del centrocampista con l’Arsenal, col prestito che è risultato essere gratuito, anziché di 1,5 milioni, in base alle presenze di Torreira) con un ingaggio già previsto in caso di riscatto a 2,7 milioni di euro netti a salire per Torreira, con percentuale del 5-10% sul costo del trasferimento per l’agente, pareva essere economicamente adeguata al rendimento che ha avuto Torreira in questa stagione. Anzi, col senno del poi, ancor più vantaggiosa visto che risulta difficile immaginare che, in caso di futura cessione, la Fiorentina possa non rientrare dell’investimento.

INTERROGATIVO. Perdendo Torreira, a queste condizioni, la Fiorentina può inserire nella propria rosa un calciatore più forte dell’uruguaiano? Difficile, se non impossibile, sicuramente nell’immediato. Anche nel caso in cui dovesse essere acquistato un calciatore come Asllani, la Fiorentina farebbe un’ottima operazione in prospettiva, ma l’inserimento e l’adattamento alle richieste tattiche di Italiano non garantirebbero una crescita immediata.

BENEFICIO DEL DUBBIO. Chiaro, tuttavia, che debba essere concesso il beneficio del dubbio alla società e alla squadra mercato, con la sessione di calciomercato che ancora non si è neppure aperta. Se Torreira dovesse comunque diventare un calciatore di proprietà della Fiorentina a costi inferiori? Se, nel caso in cui non dovesse restare, chi arrivasse facesse meglio? Altrettanto doveroso è registrare un diffuso scetticismo dopo le vicende di queste ultime ore. Comunque vada con Torreira, c’era la speranza che la qualificazione in Conference League potesse essere seguita da un rilancio da parte della società. Il che non vuol dire pronti via acquistare tre calciatori di primissima fascia, né tirar fuori 20 milioni di euro per prendere un terzino con ingaggio da 4 milioni netti (per un esborso tra costi fissi e trasferimento da 50 milioni), ma neanche trattare per un giocatore sul quale sarebbe stato lecito attendersi un immediato riscatto (viste le condizioni non proibitive, se non addirittura vantaggiose) per Torreira e una blindatura istantanea di uno degli artefici principali di questa stagione, ovvero il tecnico. Trovarsi a vivere un’altra estate come quella passata sarebbe un incubo, per quanto i risultati siano stati comunque ottimi.

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