Un gol appena, occasioni sprecate e troppi chilometri corsi a vuoto. Salvate il soldato Cholito, il suo 2018 è partito davvero male, scrive stamani Il Corriere Fiorentino. L’ultima rete del centravanti viola è vecchia di oltre un mese: tocco corto di Eysseric e gol del pareggio a tempo scaduto contro l’Inter. Era Befana e sembrava lo spot perfetto per un girone di ritorno a tutta birra, anche perché Simeone aveva già segnato al Milan appena una settimana prima. Niente di più sbagliato invece, perché dopo la sosta il numero 9 si è improvvisamente smarrito. A Genova ha fallito un gol davanti alla porta, con il Verona si è fatto respingere un tiro a botta sicura e in ogni partita ha vagato senza meta aspettando la palla giusta per rilanciarsi.
L’astinenza dell’argentino è arrivata a 360 minuti ed è la più lunga da quando veste viola, ma ovviamente è figlia anche degli stenti della squadra, che ha perso 3 delle ultime 4 partite e detto addio alle residue speranze europee. Il Cholito però ci ha messo anche del suo. La proverbiale garra, da sola, non basta a scalfire le difese italiane (…). Simeone segna ogni 286 minuti giocati, una volta ogni 10 tentativi (ha calciato complessivamente 67 volte verso le porte avversarie). Troppo poco per il ruolo che ha, visto che Pioli gioca con il modulo a una punta.
(…) Con gli anni (ne ha appena 22) l’esperienza lo aiuterà, di sicuro la Fiorentina punta ancora forte su di lui. Per il presente e per il futuro.
Di
Redazione LaViola.it