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Cholito in bilico, Montella lo declassa ad alternativa. Con Vlahovic si gioca il ruolo di vice

La permanenza di Simeone è sempre più in bilico. E Montella lo declassa ad alternativa. Con Vlahovic si gioca il ruolo di vice

Se prima circolavano solo rumors e voci, adesso è arrivata anche la semiufficialità: Montella e la Fiorentina non considerano Simeone un titolare per l’attacco della prossima stagione.

La decisione di non confermare Muriel, che a inizio 2019 aveva scalzato Simeone dal ruolo di 9, aveva aperto spiragli nuovi di permanenza per lo stesso Cholito. Ma l’ottimo impatto avuto da Vlahovic a Moena ha di nuovo rimescolato le carte. Il serbo è in costante crescita e salita nelle quotazioni, nonostante il corteggiamento di Brescia e Verona. Simeone è invece in costante discesa.

Tanto da portare, appunto, Montella a declassare l’argentino al ruolo di alternativa, ponendo Simeone  (pagato 18 milioni o poco meno, con 3 campionati di A alle spalle e oltre 30 reti segnate) sullo stesso piano di Vlahovic (classe 2000, pagato 1,5 milioni, con 10 presenze in A e 0 reti all’attivo): “Sono due profili diversi, possono stare in una squadra in costruzione come la nostra, ma c’è bisogno di un calciatore diverso davanti a loro. Non li posso tenere tutti e tre, più avanti valuteremo chi andrà a giocare. Vedremo lo sviluppo del mercato”.

Ed è proprio in virtù di questo declassamento che l’entourage dell’argentino sta spingendo per una partenza. Simeone non vuole essere un’alternativa ma un titolare, vuole giocare. E’ questo quanto trapela dagli ambienti vicini al Cholito, che va a confermare quanto scritto già qualche giorno fa (LEGGI QUI): il Cholito sta pensando seriamente di andare via da Firenze, proprio perché sa di non essere un titolare nella Fiorentina di Montella e non vuole restare a fare l’alternativa. L’entourage del giocatore è convinto di non aver problemi a trovare un’altra squadra a Simeone, e allora ecco che in casa Fiorentina presto si potrebbe aprire un nuovo “caso”. Anche perchè non sembra esserci compatibilità calcistica tra Simeone e il gioco di Montella. Cosa che non favorisce una permanenza dell’argentino.

Alla fine, insomma, ne resterà uno solo tra Vlahovic e Simeone. Con buona pace dei diversi investimenti fatti sui due attaccanti da parte della precedente proprietà, oggi sono sullo stesso piano a livello tecnico. Simeone può restare ma per fare il titolare serve altro. E il mercato ne dirà di più, sia in entrata che in uscita.

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