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Chissà cosa pensava il giovane Rocco quando sentiva dire che, la Juventus, vinceva perché aiutata. Vecchia storia, questa. Governo (del pallone) contro opposizione. Potere, contro ribellione. Più semplicemente: Juventus contro Fiorentina. Chissà cosa pensava Rocco Commisso, quando stava «dall’altra parte». Lui, ragazzo italiano emigrato negli Stati Uniti e tifoso bianconero. Lo ha raccontato lui stesso, appena sbarcato a Firenze. E pazienza se qualcuno se n’è risentito. L’uomo è fatto così. Dice quello che pensa, sempre. Soprattutto, sogna un calcio libero da odio e rancore. Un mondo nel quale tifare per la propria squadra, senza sprecare voce ed energie per offendere l’avversario. Alla fine però, pure lui è entrato (di prepotenza) nella storia di una partita (e di una rivalità) più forte di qualsiasi buona intenzione. Così scrive il Corriere Fiorentino.
EQUILIBRIO ROTTO. È accaduto ieri, al termine di un confronto che ha visto la Fiorentina perdere 3-0 anche a causa di un arbitraggio a dir poco discutibile. Due rigori di cui uno, quello del 2-0, semplicemente inventato. È andato pure al Var, l’arbitro Pasqua, ma ha pensato bene di confermare la sua (incomprensibile) decisione. La partita, si è chiusa lì. Con i viola incapaci di reagire ad un torto evidente e con la testa staccata. Un peccato, perché fino a quel momento la gara era stata in equilibrio. In bilico tra l’infinito possesso palla bianconero e la (quasi) perfetta organizzazione difensiva della banda di Beppe Iachini. Erano già sotto di un gol, Chiesa e compagni, ma avevano avuto occasioni buone sia sullo 0-0 che, in apertura di secondo tempo, per il pareggio.
‘NUOVI’. Quella vista ieri è, comunque, una squadra viva. Attenta, disciplinata, quasi «secchiona» nel seguire le indicazioni del suo allenatore. Capace, nonostante le assenze, di giocarsela più che dignitosamente. A proposito. Merita aprire una parentesi su Igor e Ghezzal. Il primo, subito titolare, se l’è cavata alla grande. Preciso, attento, determinato, pulito nel giocare il pallone. Una (bella) sorpresa. Il secondo, schierato a sorpresa nel ruolo di interno e tutto sommato positivo.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it