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Chiorra: “Ho sempre sognato di essere convocato in prima squadra. In porta grazie a Frey”

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Le dichiarazioni dell’estremo difensore classe 2001 dopo la prima chiamata in Serie A

Il giovane portiere della Fiorentina, Niccolò Chiorra, ha parlato a La Nazione dopo la prima convocazione in prima squadra:

“Sicuramente le emozioni sono state tante e forti. Per me, essendo nato a Firenze, è sempre stato un obiettivo entrare a far parte della prima squadra della Fiorentina e ricevere la prima convocazione. Finalmente il sogno è diventato realtà. Considerando che già da diverse settimane ero entrato a far parte della prima squadra, ci poteva stare che il mister mi convocasse per una delle ultime partite stagionali. Questo però non toglie nulla alle grandi emozioni che ho provato al momento della chiamata”.

PRIMA SQUADRA. “Sinceramente questa è stata una sorpresa. In Primavera ci sono giocatori più esperti di me e che hanno giocato di più, quindi non me l’aspettavo. Quando ho saputo che avrei fatto parte della prima squadra alla ripresa delle attività, è stato per me un motivo di grande orgoglio”.

INTER E SAN SIRO. “È stata una giornata molto lunga, dalla partenza dall’albergo all’arrivo a San Siro. Ho provato una certa emozione ad entrare in uno stadio importante come il “Meazza”, così come a poter osservare da vicino campioni come quelli che vestono la maglia nerazzurra”.

PORTIERI.Siamo un gruppo molto affiatato, che comprende sia noi portieri che il nostro preparatore Alejandro Rosalen. Sono compagni da cui sto imparando molto e che, ogni giorno, mi riempiono di consigli fondamentali per la mia crescita professionale e umana”.

CRESCITA. “Credo che quest’esperienza in prima squadra si stia rivelando molto utile per la mia crescita, ma ritengo altrettanto importante giocare ancora con la maglia della Primavera. Posso scendere in campo con maggiore continuità, in modo da essere ancora più pronto quando verrò richiamato dalla Fiorentina dei grandi”.

FUTURO TRA CAMPO E STUDIO. “La mia idea è di proseguire gli studi oltre che di continuare a giocare a calcio. Ho intenzione di iscrivermi all’Università di Economia a Firenze. Sul piano calcistico, il mio obiettivo è quello di affermarmi ai massimi livelli. Ho però anche l’intenzione di proseguire gli studi nel migliore dei modi”.

IDOLO.Fin da piccolo, il portiere che mi ha sempre appassionato e in qualche modo portato a scegliere questo ruolo è stato Sébastien Frey. L’ho sempre visto come un idolo assoluto anche perché, quando ero bambino, era il titolare della porta della Fiorentina”.

 

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