Ha piuttosto del clamoroso quanto accaduto nel finale di Roma-Fiorentina, quando l’arbitro Chiffi (al terzo incrocio nell’ultimo mese con i viola) ha concesso un rigore a Dzeko
ERRORE TECNICO. Minuto 87 di Roma-Fiorentina, punteggio di 1-1. Azione giallorossa, pericolosa, con Kolarov che coglie il palo dopo una bella deviazione (anche fortunosa) di Terracciano. L’area di rigore viola diventa un flipper. La difesa della Fiorentina rinvia il pallone, la palla danza al limite dell’area, l’arbitro Chiffi tocca involontariamente il pallone e, di fatto, lo accomoda per il sinistro di Perez, che impegna ancora una volta Terracciano. La palla s’impenna e viene fuori il presunto fallo da rigore del portiere viola su Dzeko. (In questo primo fermo immagine si scorge Chiffi che cerca di spostarsi, senza riuscirci).
DANNO E BEFFA. Posto che rimangono grandissimi dubbi sulla bontà della decisione di Chiffi, per usare un eufemismo, l’errore tecnico gravissimo è quello di non aver interrotto il gioco nel momento in cui la palla gli è sbattuta addosso. Il regolamento parla chiaro: la palla non è da considerarsi in gioco quando sbatte su un ufficiale di gara. Oltre il danno la beffa, perché Chiffi, pur rendendosi conto benissimo di aver toccato il pallone, si sente poi anche in dovere di concedere un rigore molto molto discutibile. E dal Var, dove c’era Mazzoleni, nessun richiamo… (In questo secondo fermo immagine si nota chiaramente il contatto con il pallone, mentre nella schermata finale riassumiamo la regola 9 della Lega Serie A)
Di
Redazione LaViola.it