Chiesa, un assist e scatta l’obbligo. Ai viola 60 milioni (2022). Da evitare fuga altri talenti

Al prossimo assist scatterà una delle condizioni del riscatto da parte della Juventus per Chiesa. Ai viola, coi bonus, circa 60 milioni tra un anno.

E’ come se stesse continuando a segnare per la Fiorentina Federico Chiesa. Questione di bonus, scrive il Corriere Fiorentino.

L’estate scorsa l’operazione che lo ha portato dalla Fiorentina alla Juventus ha fatto storcere la bocca a più di un tifoso viola. Prestito biennale, pagamento immediato di 2 milioni di euro, altri 8 dopo la prima stagione (a giugno, quindi), e obbligo di riscatto a 40 milioni che scatterà (nell’estate del 2022) al verificarsi, nel corso del biennio, di una di queste tre condizioni: piazzamento della Juve nelle prime quattro; presenza (di almeno 30’) di Chiesa nel 60% delle gare dei bianconeri; realizzazione di 10 gol e di 10 assist. Totale: 50 milioni ai quali si aggiungeranno bonus fino a un massimo di 60 milioni complessivi.

AL PROSSIMO ASSIST. Fa male vederlo giocare così come sta facendo alla Juventus, ma questo rendimento sta contribuendo ad aumentare l’incasso della Fiorentina. 35 presenze complessive, 12 gol e 9 assist per lui fin qui. Ancora un servizio vincente per un compagno, quindi, e scatterà una delle tre condizioni che comportano l’obbligo di riscatto e il versamento, tra un anno, dei 40 milioni.

PATTO CON BARONE. Per la Fiorentina non c’erano alternative. Dopo averlo trattenuto con la forza nell’estate del 2019, i viola (davanti alla ferma volontà del giocatore di andarsene) non potevano più evitare la cessione. Non a caso, dopo la famosa partita di Verona (novembre 2019) quando Montella parlò di un ragazzo che «non stava bene né fisicamente né mentalmente», fu Joe Barone a stringere il patto con Federico. «Dai il massimo fino a fine stagione, poi ti lasceremo andare».

EVITARE ALTRI CHIESA. Certo, la Fiorentina avrebbe preferito cederlo all’estero. Ci fu anche un blitz a Londra, per parlarne col Liverpool. Peccato che i Chiesa (padre e figlio) non abbiano mai preso in considerazione quell’ipotesi. Volevano solo la Juve. Il nodo quindi, non sta tanto nel mordersi le mani per quello che è stato, ma cercare di evitare che si ripeta. E ogni riferimento a Milenkovic (che ha già deciso di andarsene), Vlahovic e Castrovilli non è puramente casuale.