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Chiesa-Tonali, e quei no di Commisso e Cellino. I viola ci riproveranno per il centrocampista

Il classe 2000 resta la prima scelta della Fiorentina: nuovo assalto già a gennaio, Pradè si avvicinerà con 30 milioni più contropartita tecnica.

Federico Chiesa e Sandro Tonali sarebbero dovuti essere i botti di un’estate fatta di milioni da jackpot del Superenalotto e da trasferimenti destinati a lasciare un segno indelebile nella storia degli affari più ricchi e più pazzi del mercato. Il dettaglio più curioso? In entrambe le situazioni c’era di mezzo la Fiorentina. Che nel caso di Chiesa ha fatto scattare il no alla proposta choc della Juve (una cinquantina di milioni più contropartita tecnica) e nel caso di Tonali ha invece incassato il no del Brescia, che per il giocatore ha giudicato insufficiente un’offerta di quasi 30 milioni. Visti da questa angolazione, i presidenti dei due club, Commisso da una parte e Cellino dall’altra, si assomigliano davvero. I due, insomma, sanno resistere bene alle tentazioni di offerte da capogiro. Così scrive La Nazione.

NUOVO TENTATIVO. In estate Cellino ha portato il prezzo del centrocampista a una cifra vicino ai 50 milioni. E Nessuno, appunto anche la Fiorentina che comunque rimane la prima pretendente al talento del Brescia, si è mai avvicinato a questa cifra. Che cosa accadrà nel 2020? Cellino, pur mantenendo la valutazione al top, potrebbe accettare di aprire un discorso di mercato, magari «accontentandosi» (si fa per dire) di meno milioni, diciamo una trentina, ma con in cambio pedine giuste per rinforzarsi e tenere in serie A il suo Brescia. Vedremo, certo, e di sicuro Pradè tornerà a muoversi nella direzione di Tonali forse già a gennaio, sicuramente a giugno. Proprio come forse farà la Juve con Chiesa.

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