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Chiesa si racconta: “Sousa l’allenatore più importante. Sané un modello. Futuro? Penso solo alla Viola”

Lunga intervista al Corriere dello Sport per Federico Chiesa. Ecco una parte delle sue parole: “Non ho mai tifato per una squadra, però ero molto appassionato del Milan dei campioni, quello con Kakà, che è sempre stato il mio idolo. Quindi Kakà, Shevchenko, gli altri. Mi piaceva guardare il Milan dei campioni. L’allenatore più importante? Per me sarà sempre mister Paulo Sousa perché è quello che mi ha dato fiducia e mi ha fornito l’opportunità di esordire in Serie A e di formarmi come calciatore. Sono partito dalla Primavera fino a ritagliarmi uno spazio importante dentro la Fiorentina.

A chi vorrei assomigliare? Sanè mi piace molto. Gioca nel Manchester City insieme ad altri grandi campioni del calibro di De Bruyne. Fanno un calcio molto bello e mi piace come lui interpreta il ruolo. Sané ma anche Robben, Ribery, esterni che con il lavoro sono arrivati a raggiungere obiettivi veramente alti. Però dico Sané perché ha solo un anno in più di me e vedere un giocatore che a questa età gioca così bene in una squadra che punta a vincere la Champions e il campionato è molto bello. Giovani italiani di prospettiva? In U21 ho visto giocatori già pronti per ritagliarsi uno spazio importante nel futuro, come Barella, Locatelli, Cutrone, Romagna. Giocatori pronti sia tecnicamente che fisicamente.

La partita più bella della mia vita? Penso la vittoria dello scorso anno 2-1 contro la Juve in casa. È stata una partita bellissima a livello di emozioni. Bella anche per il modo in cui ha giocato la squadra e per la mia prestazione. Il gol più bello? Mi piace molto quello che ho fatto in casa contro l’Atalanta. Nazionale? Io per adesso penso alla Fiorentina. Si vedrà a marzo per le convocazioni, ma il mio pensiero adesso è allenarmi, giocare al massimo. Poi, certo, per me sarebbe veramente un sogno esordire con la Nazionale A. Non importa che sia a marzo o nel prossimo anno. Mi basterebbe che la Nazionale mi reputasse pronto per giocare in azzurro.

Passioni oltre il calcio? Mi piace leggere in ritiro, ed anche giocare ala Playstation, come ogni ragazzo della mia età. Mi piace andare in centro a fare passeggiate perché penso di abitare in una delle città più belle al mondo. Io alla Fiorentina a vita? Questo non lo so perché io veramente penso solo all’allenamento, alla partita di domenica e questo è il mio unico pensiero, il mio sguardo è fisso sul calendario e sui risultati. Il resto verrà.

La Fiorentina tornerà una squadra da vertice? La Fiorentina ha già iniziato un nuovo ciclo con ragazzi giovani stranieri, che certamente si devono abituare al calcio italiano. Stiamo facendo un percorso di crescita che ci porterà sicuramente a raggiungere i risultati che vogliamo. I giovani? Giocando con la Primavera ho visto molti giocatori che possono ritagliarsi un posto con noi titolari”.

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