Contro la Juventus Chiesa ha fatto segnare un altro dato pazzesco in sprint. Le sue accelerazioni saranno fondamentali giovedì. Problemi fisici alle spalle. Contro l’Atalanta dovrà trascinare i viola
Da quando abbandonò il ritiro della nazionale con quelle voci di ‘principio di pubalgia’ che iniziavano a diffondersi, da quelle lacrime nel primo tempo di Fiorentina-Lazio e dopo qualche prestazione al di sotto delle sue potenzialità ad oggi sono passati più o meno 50 giorni. Lasso di tempo in cui si è passati dallo psicodramma per il rischio di perderlo nel momento chiave della stagione che è ormai alle porte, giovedì, a Bergamo, alla necessità di gestirne il recupero, fino ai numeri esaltanti dell’ultima sua prestazione.
Ovviamente, il soggetto in questione, è Federico Chiesa. Che a Torino ha fornito di fatto l’assist per il gol di Milenkovic, anche se sporcato da deviazioni e flipper nell’area piccola, ha colpito un palo ed una traversa da urlo con due missili dal limite dell’area, ma soprattutto ha evidenziato una condizione atletica di nuovo da Chiesa.
Prima dei problemi fisici e dopo un inizio di 2019 semplicemente devastante tra sgroppate e reti, decisive per l’approdo della Fiorentina in semifinale di Coppa Italia, la Lega di Serie A ne aveva già evidenziato l’esplosività, evidente già ad occhio nudo a dir la verità, tramutandola in numeri:



Di
Gianluca Bigiotti