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Chiesa: “Punto alla doppia cifra. Conservo le scarpette del mio primo gol in Serie A”
Terza parte dell’intervista di Federico. Stavolta un po’ di amarcord con episodi del passato più o meno recente
Federico Chiesa a violachannel racconta di alcuni episodi che hanno caratterizzato la sua esperienza nel calcio. Si comincia ovviamente dal padre Enrico: “Mio padre a Firenze ha vinto la Coppa Italia e in campionato è stato il capocannoniere della Fiorentina. In quella stagione ha segnato 22 gol che è un cifra straordinaria. Io spero di arrivare almeno in doppia cifra per fare un passo alla volta. Per arrivare a quei numeri bisogna lavorare tanto ed essere dei campioni come mio padre“.
Poi Chiesa commenta il suo bel gol contro la Juventus Primavera: “Non avevo mai vinto a Vinovo contro la Juventus. Ero già con la Prima Squadra in Serie A ma il mister mi mandò a giocare con la Primavera. Andai a giocare a Torino con una voglia incredibile proprio perché là non avevo mai vinto. Quella volta vincemmo 4-1. Mi ricordo con che c’era un grande affiatamento con quei ragazzi della Primavera Viola. Fu una grande emozione vincere a Torino con mister Guidi“.
Altro episodio in famiglia, l’abbraccio tra Federico e il fratello Lorenzo al ‘Franchi’: “L’avevamo preparata. Mio fratello prima della gara mi disse che avrebbe fatto il raccattapalle. Io allora risposi che in caso di gol sarei andato ad abbracciarlo. Dopo aver realizzato il gol ho fatto il giro del campo in cerca di mio fratello. Poi l’ho trovato alle panchine e l’ho abbracciato. Ora lui gioca con mister Donadel con cui ho avuto la possibilità di allenarmi tempo fa. Sono veramente forti“.
Infine Federico Chiesa ricorda il suo primo gol in Serie A: “Non sapevo che fare, come esultare. Mi ricordo perfettamente l’abbraccio di Vecino che mi ha detto qualcosa come ‘è tutto tuo’. Conservo le scarpette di quella partita nella bacheca a casa mia“.
