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Chiesa-Pjaca-Simeone, il tridente affila le punte e fa già paura

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Ecco come cambia l’attacco della Fiorentina con l’arrivo del croato della Juventus

Come riporta il Corriere dello Sport Stadio, l’obiettivo è sempre stato quello di individuare un esterno offensivo in grado di fare la differenza, uno per permettere a Stefano Pioli di varare un tridente di grande seduzione, capace di portare gol e assist alla Fiorentina.

Non è un caso che Marko Pjaca, da tempo nel mirino di Corvino già quando era direttore sportivo del Bologna, sia da sempre un “tarlo”, una di quelle scommesse da provare a vincere ad ogni costo.

Fin qui, a frenare l’ascesa del giocatore, ci si è messa anche la sfortuna, con l’infortunio al crociato e una stagione, la scorsa, vissuta ai margini di tutto, della Juventus prima e, poi, pure dello Schalke 04, che la Fiorentina incontrerà in amichevole l’11 agosto.

LICENZA DI ATTACCARE. Con l’inserimento del talento croato, che ha partecipato anche all’ultima spedizione Mondiale (83 minuti in tutto, spalmati in tre gare), là davanti le soluzioni offensive si moltiplicherebbero in un attimo.

Toccherebbe a lui sistemarsi a sinistra, con Chiesa nelle vesti di suo gemello opposto e Simeone punta centrale: imprevedibilità, freschezza e capacità balistiche distribuite su tre fronti. Non è un caso che dietro, la Fiorentina abbia ingaggiato David Hancko, un difensore capace di difendere che come esterno basso di fascia pare abbia dato, fin qui, il meglio, anche in Nazionale.

Proprio per garantire licenza di spingere in avanti alle ali, senza dover richiedere sacrifici sotto il profilo fisico ogni volta. Pioli, dal canto suo aspetta, consapevole che in caso di arrivo dell’esterno desiderato potrebbe essere liberato pure Valentin Eysseric, che in Francia continua ad essere supercorteggiato.

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