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Chiesa, in Serie A nessuno pagherebbe neanche la metà dei 70 milioni
Futuro sempre più incerto per l’esterno per il quale Commisso chiede (o chiedeva) ben 70 milioni. In Italia nessuno vuole pagarlo tanto
Federico Chiesa vive una fase particolare della sua carriera. Con molte più ombre, che luci. Scrive La Gazzetta dello Sport. In campo, a parte l’assist di domenica sera a Cutrone, non riesce da tempo a esibirsi ai suoi livelli abituali. Una crisi tecnica difficile da spiegare.
E davanti agli occhi ha un futuro ancora tutto da scrivere. La Fiorentina e Chiesa stanno cercando di trovare un’intesa. La trattativa va avanti da mesi. Ma la strada era e resta in salita. Federico è orientato a iniziare una nuova sfida professionale. Questa è la sua prima scelta. Ma non esiste nessun club disposto a pagare i 70 milioni in contanti che vuole Rocco Commisso.
Anzi, a dire il vero, non c’è nessuna società di Serie A pronta a pagare in questo momento neppure la metà. E lui non è interessato a opzione straniere. La Fiorentina, da parte sua, non ha nessuna intenzione di svenderlo perché non vuole e non può permettersi di bruciare un capitale importante.
Resterebbe in piedi una terza via e cioè accettare la proposta del presidente Commisso di allungare il contratto inserendo nell’accordo magari una clausola rescissoria abbordabile. Ma questa è un’ipotesi che la famiglia Chiesa ha già bocciato. Nessun rinnovo, quindi. Chiesa ha messo sul piatto due sole possibilità: essere ceduto o andare avanti con il vecchio contratto. Magari fino alla scadenza naturale nel giugno del 2022.
Non sarà facile trovare un punto d’incontro tra le esigenze della Fiorentina e la volontà del giocatore.
