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Chiesa, il furbetto che non c’è: dribbling, cuore e ingenuità per l’attaccante viola
Porta il mostro in piazza e dallo in pasto alla folla inferocita. Niente di nuovo
Come si riporta su La Repubblica il formidabile talento della porta accanto, quello che corre più veloce degli altri, dribbla, taglia il campo, crossa, tira e rappresenta il futuro del nostro calcio, all’improvviso viene trasformato nel furbetto dell’area di rigore, nel cattivo che si prende gioco di tutti gli immacolati protagonisti di quel mondo così puro chiamato calcio.
Federico Chiesa è il talento più prezioso del mediocre calcio italiano. Dopo di che è uno che corre come un matto dando polmoni, muscoli e cuore per la causa della sua squadra. E’ l’attaccante più veloce, quello che fa più dribbling e prende più botte. Ogni tanto protesta come quasi tutti quelli buttati dentro al tritacarne. Perchè non c’è niente di più frustrante per un difensore di un attaccante che ti va via tutte le volte. E allora… zac, uno sgambetto e via. Accade, spesso. In ogni caso Chiesa domenica ha accentuato il contatto, e sentendosi arrivare il difensore alle spalle ha anche anticipato la caduta. Una cosa non bellissima, ma non si capisce perchè Federico debba diventare immediatamente uno sleale in un mondo di gente per bene. Ha sbagliato. Imparerà. Punto. Basta ammettere che il calcio è fatto anche di ingiustizie.
