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Editoriali

Chiesa e non solo: ma cosa serve costruirsi i giocatori se poi vengono ceduti?

Il messaggio fatto arrivare nei giorni scorsi sul futuro di Federico Chiesa, ma non solo, è di quelli che fanno preoccupare i tifosi viola e non poco. Ancora una volta è stato proiettato un film già visto: se il giocatore vuol restare deve dirlo altrimenti andrà sul mercato come tutti. Alla fine di tutto questo viene fuori una considerazione: è mai possibile che alla fine sono sempre i giocatori a lasciare la Fiorentina e mai ceduti dalla società viola?

Basta andare in giro per la città, parlare con i tifosi, seguire cosa dicono gli stessi tifosi sui siti internet, sui social, per capire che per molti il vento è cambiato. E non vorrebbero più vedere lo stesso film ma uno più bello, divertente, da protagonisti e costruttivo per il futuro.

Non per settimane, nemmeno per mesi ma per anni dai Della Valle a Cognigni, fino a Corvino ma senza dimenticare i tanti dirigenti passati in viola, è stato detto che la Fiorentina doveva costruirsi i giocatori in casa per avere un futuro certo, importante, costruttivo e vincente.

Un modo di fare calcio che può piacere o meno ma sicuramente applicabile e realizzabile se fatto nella giusta maniera. Può dare frutti e risultati ma guardando solo agli ultimi anni, prima con per esempio Bernardeschi e oggi (forse e speriamo di no) con Federico Chiesa, non sembra esserci l’intenzione di costruire i giocatori in casa per far diventare forte la Fiorentina ma invece per fare cassa.

Una volta costruiti i giocatori questi diventano protagonisti con la prima squadra e poi sempre col il giochino ‘rinnovo oppure no’ del contratto iniziano a emergere frizioni, incomprensioni, problemi, fino alla cessione. Se una società è brava a costruirsi i giocatori il passo successivo non è venderli per fare cassa, e una parte del ricavato usarlo per fare mercato, ma costruirgli attorno una squadra che anno dopo anno deve essere rafforzata con nuovi innesti e obiettivi di mercato mirati.

In questa maniera è possibile costruire una squadra competitiva e sfidare club più blasonati e con budget e fatturati molto superiori ai quelli dei viola. Certo è che nel mondo calcio se uno vuol aumentare il proprio fatturato, e quindi la propria ‘potenza’ sul mercato e non solo, deve ottenere risultati sportivi. Non solo piazzamenti ma anche vittorie. In questa maniera s’innesca un meccanismo di crescita per marketing e merchandising per il club. Se invece i risultati sportivi non saranno ottenuti è evidente che non ci sarà la crescita della società e della squadra.

Un progetto di sviluppo costante, anno dopo anno, la costruzione di una squadra competitiva attorno ai giocatori migliori è anche il sistema per tenersi in casa i propri giocatori. Invece, si pensa alle cessioni perché servono i soldi per fare mercato, per la gestione generale della società.

Vedremo quello che accadrà nelle prossime settimane. La speranza è che Chiesa rimanga alla Fiorentina e non per una stagione ma per tanti anni. Che intorno a lui sia costruita la squadra del futuro e che questa, oltre a essere competitiva, diventi vincente. In caso contrario assisteremo all’ennesima cessione di un giocatore importanti per fare cassa. Un film già visto che Firenze non vuole più vedere, né quest’anno e nemmeno nei prossimi.

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