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Editoriali

Chiesa e la Fiorentina ad un bivio: direzione da scegliere in fretta. No a contropartite, all’estero hanno più soldi

Fiorentina che vuole programmare il futuro, ma prima deve conoscere l’esito della vicenda Chiesa. Barone e Pradè pronti a costruire una squadra competitiva

In attesa di sciogliere tutti i nodi per tornare in campo e terminare la stagione, se mai sarà possibile, la Fiorentina comincia a programmare il futuro. Lo abbiamo scritto anche la scorsa settimana, quando Daniele Pradè era tornato nel suo ufficio al centro sportivo solo da pochi giorni. Superato il grande ostacolo Coronavirus, il ds della Fiorentina ha cominciato a lavorare con Barone per il prossimo mercato.

Adesso è certo anche lui di restare. Dubbi ce n’erano pochi, ma la ratifica del suo rinnovo è arrivata al momento giusto. Adesso si è messo tutto alle spalle, c’è solo tempo e spazio per la Fiorentina e per rinforzare la rosa, con l’obiettivo di riportare Firenze in Europa.

Pradè e Barone si sono dati delle priorità. La prima è sicuramente Federico Chiesa. Ufficialmente Pradè ha detto di non voler vendere nessuno. Prendiamo atto, anche se fa parte del suo ruolo parlare in un certo modo. In realtà nella Fiorentina c’è solo un incedibile e non è Chiesa. Castrovilli non lascerà Firenze neanche a fronte di un’offerta monstre. Questo è certo, si ripartirà da lui. Per gli altri si vedrà, a cominciare proprio da Chiesa. L’impressione, però, è che la Fiorentina non voglia andare troppo per le lunghe. Si arriverà presto ad un incontro, per definire le linee guida del futuro. Prima il tema rinnovo, da capire se farlo o non farlo, a che cifre e con o senza clausola rescissoria. Tema non banale.

Poi c’è da capire cosa voglia realmente fare il calciatore. Ad oggi non ha detto di volersene andare. La stagione è stata strana dal punto di vista calcistico. Prima di interrompersi, bisogna essere onesti, non è che Chiesa stesse disputando un campionato pazzesco. Alti e bassi, un po’ di discontinuità ed un ritrovato equilibrio con l’arrivo di Iachini. L’Europeo slittato di un anno ne ha frenato la convinzione di voler tentare una nuova avventura. Una certezza c’è: Chiesa vorrebbe rimanere in Italia (Juventus o Inter), la Fiorentina ha ricevuto le offerte migliori dall’estero (Chelsea e Manchester United). Il braccio di ferro si giocherà anche su questo aspetto. La titubanza del calciatore deriva da questo: Inter e Juventus avranno la liquidità per convincere Commisso? Difficile dirlo oggi, ma sicuramente dovrebbero prima cedere. L’Inter almeno uno fra Icardi e Lautaro, la Juventus darà via Douglas Costa e Bernardeschi. Ma a Torino arriverà anche Kulusevski. Insomma, un bel frullatore di concorrenza e di incastri da mettere a posto. In Inghilterra, invece, sembrano non avere troppi problemi di liquidità.

Già, proprio la parola liquidità è quella chiave. Prendere o lasciare, 60 milioni di euro (forse anche qualcuno in più) la richiesta, ma sicuramente senza contropartite tecniche imposte dai club acquirenti. La Fiorentina farà la voce grossa e già oggi possiamo dire che i vari Romero, Mandragora, Gagliardini, Pinamonti e soci non saranno inseriti nella trattativa. Possibile che la Fiorentina sia interessata a Nainggolan ed a prolungare il prestito di Dalbert. Dovrà quindi avere a che fare con l’Inter, ma sicuramente saranno tutte situazioni slegate da Chiesa.

Eccola, dunque, la priorità di Pradè e Barone. Con la cessione di Chiesa, che non tutti i dirigenti considererebbero un malus, il mercato estivo assumerebbe connotati ancora più esaltanti. La seconda priorità è senz’altro legata al nome dell’allenatore (sarà Iachini a meno di catastrofi nelle ultime 12 ipotetiche partite della stagione) con il conseguente piano tattico per far decollare il mercato. Senza Chiesa, addio al 3-5-2 ed avanti col 4-3-1-2, il vero modulo nella testa dei dirigenti viola. Ribery farebbe il trequartista (e magari ne arriverebbe anche un altro), ma soprattutto arriverebbe un grande attaccante, che assume sempre più i contorni del Gallo Belotti. Difficile dire se sia lui il ‘Mister X’ dei sogni di Barone, ma sicuramente è un giocatore che piace molto. Anche perché si adatterebbe benissimo a giocare con Vlahovic, con Koaume e con Cutrone. Ma tutto, come detto, dipenderà da Chiesa. Se resterà a Firenze nascerà una Fiorentina che preveda un esterno come lui, ovviamente.

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