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Chiesa e il palcoscenico europeo: una Fiorentina ambiziosa deve (e vuole) ripartire da lui. Pradè-Montella-Barone: parte il mercato

In dieci giorni il cambio di proprietà e una Fiorentina operativa. Ora via al mercato: la questione Chiesa e la nuova Fiorentina. E tra una settimana torna Rocco: a Firenze si respira entusiasmo.

Come un anno fa, più di un anno fa. Federico Chiesa sbarca sul palcoscenico europeo e conquista le copertine dei giornali. Nel giugno 2018 era la faccia migliore di un’Italia che provava a riacquisire dignità dopo la clamorosa eliminazione dal Mondiale (con ottime prove contro Francia e Olanda, dopo aver cambiato la partita a marzo contro l’Inghilterra); adesso è la stella principale di un Europeo Under 21 che l’Italia vuole vivere da protagonista. E l’impatto è stato da fuoriclasse: prima mezz’ora complicata, poi forza e classe da trascinatore vero. Un gol con aggancio sontuoso, ‘strappo’ strabiliante e tiro a beffare il portiere, poi la rete del vantaggio in mezzo ad altre giocate importanti e soprattutto a tanti palloni recuperati. A trascinare i compagni contro la Spagna.

E la doppietta in azzurro di Chiesa ha acceso ancor più i riflettori su di lui. Ma prontissima è stata la reazione di Commisso. A voler ribadire, ancora, il concetto: Chiesa è della Fiorentina, e Rocco vuole goderselo almeno un anno. Costruire attorno al suo talento principale la nuova Fiorentina, una Viola ambiziosa che vuole tornare a lottare a pieno titolo per l’Europa. Parole chiare, intenzioni ferme. Ovvio che il giocatore sia stimato e ambito dalle big di mezza Europa, ma se “i soldi non sono un problema”, come ribadito da Rocco, c’è da credere alla volontà precisa di Commisso.

Riuscirà davvero a tenerlo a Firenze? Ci saranno contatti con babbo Enrico nel giro di breve, mentre Fede è pienamente concentrato in un Europeo che vuole giocare da protagonista. E che potrebbe cambiare anche qualche situazione, se si confermerà trascinatore di un’Italia tra le più forti degli ultimi 20-30 anni. Da una parte un contratto lungo (scadenza 2022), la proposta di allungamento e adeguamento, magari con clausola rescissoria, la certezza di un ruolo da stella assoluta nell’anno che porterà all’Europeo. Per un percorso di crescita comunque ancora da completare. Dall’altra l’ambizione di un ragazzo di 22 anni (da compiere ad ottobre), legato sì a Firenze, ma comunque consapevole di essere pronto ad uno step in più, di potersela giocare in una squadra che lotti per le prime posizioni. Commisso può accontentarlo in questo senso? Rocco risponde di sì, anche se la Fiorentina non potrà offrirgli un palcoscenico europeo per la nuova stagione. Cosa che invece gli garantirebbero le varie big che da mesi stanno facendo la corte al gioiello viola, con promesse di ingaggio da top player.

Una situazione di stallo, senz’altro il nodo più importante da sciogliere per l’inizio della nuova Era Commisso. Il presidente italo-americano è stato però chiaro (“Non voglio che sia il mio Baggio”), e per pensare adesso ad un Chiesa lontano da Firenze bisognerebbe che dalla parte del giocatore si forzasse la mano per rompere i rapporti. Cosa che fin qui non è mai avvenuta né mai trapelata. Ma sicuramente la cosa andrà risolta con un faccia a faccia con babbo Enrico, ora o a fine Europeo. E con Barone e Pradè operativi, la svolta potrebbe anche avvenire a breve.

Già, dopo i giorni del closing e dell’insediamento della nuova società, adesso la Fiorentina è pronta e operativa. Manca ancora il ruolo di amministratore delegato, c’è in ballo il profilo di Batistuta, ma intanto allenatore e direttore sportivo sono stati ufficializzati. E sono da domenica operativi in Italia. “Lavoriamo per farci trovare pronti prima dell’apertura del mercato il 1° luglio”, aveva detto Commisso da New York. Con Montella e Pradè anche Barone: serviva tempestività per non partire in ritardo sul mercato, in 11 giorni la Fiorentina ha una nuova proprietà e le pedine giuste per iniziare a programmare. Prima i giocatori da confermare tra i 60 sotto contratto, chi portare in ritiro, poi i profili giusti da inserire in una rosa che dovrebbe essere rivoluzionata. Con un budget di mercato che senz’altro sarà più alto rispetto all’autofinanziamento puro degli ultimi anni.

Anni in cui, peraltro, sono stati spesi oltre 150 milioni da Corvino. Molti per scommesse, giovani o giocatori non rivelatisi funzionali. Tanto che saranno in pochi alla base della nuova Fiorentina. Una squadra che potrebbe assomigliare molto, nelle idee, alla prima Fiorentina di Montella. Una Viola che dovrà divertire, ma anche provare subito ad imporsi. E tentare di vincere qualcosa nel giro di breve. Questa l’intenzione dall’alto, di Commisso. Chiaro che l’ottimismo, insieme all’entusiasmo, sia elevato. Ma per adesso sono state fatte le mosse giuste dalla nuova proprietà. Una Fiorentina con qualche giovane che dovrà crescere, con qualcuno che dovrà rilanciarsi, ma anche con giocatori esperti e certezze nei ruoli chiave. Montella, Pradè e Barone hanno buttato giù le prime idee, con le linee guida stilate nei giorni precedenti a New York. Prime indicazioni? Davanti dovrebbe esserci il colpo più importante. Una Fiorentina che vuole tornare ad essere protagonista, del resto, non può avere un attacco sterile e in difficoltà come negli ultimi due anni.

E così Firenze torna a parlare di calcio, e meno di conti. Torna a sognare, ad essere presente, con una possibile corsa all’abbonamento nelle prossime settimane. Prossimo bagno di folla? 24 giugno, piazza Santa Croce. Rocco Commisso Magnifico Messere: dopo la nostra anticipazione (LEGGI QUI), ieri è arrivata l’ufficialità. E chissà che il presidente non possa portare un’altra ventata di novità con il suo ritorno a Firenze tra una settimana. Si parla di Batistuta, magari il presidente potrà annunciare il primo colpo ad effetto. Per il Re Leone c’è stato un primo incontro interlocutorio, una riunione per conoscersi. L’ipotesi insomma c’è, le parti potrebbero ritrovarsi a breve anche se non ci sarebbero incontri fissati. In ballo c’è il ruolo eventuale di Bati: uomo per il Sudamerica o dirigente presente a Firenze? Due mansioni ben distinte. E chiarezza necessaria fin dall’inizio, visto anche quanto sta accadendo a Roma con Totti. Di bandiera in bandiera, la certezza è invece Antognoni: il filo conduttore dai Della Valle a Commisso, stavolta con più autorevolezza e operatività. In una Fiorentina pronta a partire con decisione. Anche in chiave mercato.

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