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Chiesa e Calabresi, la sfida dei figli d’arte tra calcio e film

Federico e Arturo si sfideranno domani al Dall’Ara in Bologna-Fiorentina e sono sempre aiutati dai loro genitori a coltivare il loro talento

Come riporta il Corriere Fiorentino, babbo Enrico giocava in attacco negli anni di Vieri, Del Piero e Inzaghi. Papà Paolo invece fa l’attore e ha lavorato con maestri come Albertazzi e Tornatore e ha interpretato lo scorbutico elettricista Augusto Biascica in Boris.

La fama e il successo potrebbero farli diventare ombre ingombranti, ma loro sono premurosi e protettivi. Già, Chiesa e Calabresi aiutano i figli a gestire la popolarità e a coltivare il talento. Federico, sotto questo profilo, è il miglior prospetto italiano. Arturo invece è già diventato un perno della difesa del Bologna. Domenica si ritroveranno, questa volta faccia a faccia da avversari.

Oltre un anno fa si sono conosciuti in Under 21. In campo non si incrociarono poiché il terzino entrò quando l’attaccante era già uscito. Questa volta Federico, come ha fatto a Frosinone, partirà largo sulla fascia sinistra quindi sarà compito dell’avversario cercare di contenerlo.

Soprattutto in velocità e sui dribbling, qualità che creano difficoltà a chiunque. Chiesa e Calabresi sono quasi coetanei, il viola ha un anno in più, ma le loro storie sono totalmente diverse. Federico è cresciuto collezionando le maglie dei campioni che il babbo gli portava a casa, Arturo è stato lasciato andare dalla Roma ma ora si sta prendendo le sue rivincite. L’esterno viola, in questa occasione, per la prima volta indosserà la fascia di Davide Astori.

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