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Chiesa: “A Torino mi tremavano le gambe, vogliamo la Champions”
Federico Chiesa ha parlato al Salotto Viola in Italia su Sportitalia della vittoria della Primavera con la Juventus: “A Vinovo non avevo mai vinto, batterli 4-1 è stata un’emozione fantastica, indescrivibile”.
Sul percorso nel settore giovanile: “Ho lavorato per 10 anni in viola. Il salto in prima squadra è stata duro, è un ambiente diverso non solo nel campo ma anche per tutti gli altri aspetti. Mi ci devo ancora abituare. Vedo bene Perez per il salto”.
Sul debutto a Torino con la Juventus: ” Il mister viene in camera e mi dice: Giochi titolare perché Borja non ce la fa. Ho rischiato lo svenimento, mio padre pure. Mi ha saputo rispondere solo ok”.
Sul ruolo: “Per dieci anni ho fatto l’esterno di sinistra. Quest’anno ho ricoperto diversi ruoli, ma mi piacciono tutti. Ancora non vedo punti in comune con mio padre; ho un altro fisico, devo migliorare ancora tanto per essere come lui”.
Su Sousa: “Sa spiegare bene l’esercizio che ogni giocatore deve fare. Mi ha aiutato tantissimo, sono migliorato tanto da un punto di vista tecnico e tattico. Sono molto legato a Astori, Lezzerini e Bernardeschi, il gruppo degli italiani più De Maio”.
Sulle ultime due sfide:” Dispiace per le due sconfitte. Abbiamo giocato bene, ma è mancato solo il risultato. A Milano ci ha disorientato il gol in avvio, poi siamo stati padroni del campo”.
Sul nome da figlio d’arte: “Non ho nessuna pressione. C’è più pressione per il fatto di aver esordito in Serie A a 18 anni. Lavoro come se mi chiamassi Federico, senza pensare al cognome Chiesa. In privato è rimasto il mio babbo, cerca di starmi vicino come dal primo istante che ho giocato a pallone”.
Sul futuro: ” Sinceramente è troppo presto per vedere la fine della mia carriera. Spero di stare più a lungo in questa società e a migliorarmi nel presente che devo crescere tanto. Devo rimanere umile, restare concentrare sempre”.
Su un idolo: ” Kakà. Ero appassionato del grande Milan. E’ il mio preferito”.
Sull’avversario più tosto: “La Juventus allo Stadium è impressionante. Anche l’Inter è stato un bel banco di prova”.
Sugli obiettivi della Fiorentina: “L’anno scorso i miei compagni hanno sognato a lungo, quando eravamo primi in classifica. Il sogno realizzabile è la Champions. Senza dimenticare Europa League e Coppa Italia che sono due obiettivi perseguibili”.