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Chiesa, Bernardeschi, Cuadrado, Chiellini: la Fiorentina alla prova degli ex

Chiesa e Bernardeschi

Addii dolorosi e tra le polemiche, ex che hanno già colpito da avversari. Tanti volti noti per la Fiorentina sabato allo Stadium

La prova degli ex. Un sabato di campionato, prima della sosta, per capire se già la Fiorentina può cullare sogni europei. O se il salto di qualità va ancora rimandato, dopo gli amari ko contro Roma, Inter, Napoli e Lazio. Sfida alla Juve con +3 in classifica, con certezze ritrovate dopo il bel 3-0 allo Spezia ma anche con l’assenza di Gonzalez che priverà Italiano di una delle frecce più importanti in attacco. In un reparto dove i sostituti dell’argentino, sugli esterni, spesso hanno faticato in questo inizio di campionato. Ma sarà anche la sfida ai tanti ex per la Fiorentina. Ben quattro, tutti possibili titolari. Insomma, potrebbe essere addirittura una Juventus fatta da 4/11 di ex viola sabato sera.

GIA’ PROTAGONISTA. Chiesa, Bernardeschi, Cuadrado e Chiellini, in ordine di addio a Firenze. Cessioni amare, a volte dolorose, spesso tra le polemiche, sempre piuttosto redditizie. Con il terrore che Vlahovic, ultimo dei talenti sbocciati in viola, possa unirsi alla ‘(white-)black list’. La partenza di Chiesa è storia recente, con l’addio rimandato di un anno per l’arrivo di Commisso e la cessione all’ultimo giorno del mercato estivo 2020. Da lì, dopo quelle visite mediche nel cuore di Firenze durante il ritiro della Nazionale, è probabilmente crollata prima di iniziare la Fiorentina dello Iachini-bis, con Callejon sostituto (solo in teoria) dell’unico giocatore in grado di ‘strappare’ per ripartenze veloci. Tant’è, al di là di una formula di pagamento che prevede l’arrivo a giugno prossimo della tranche da 40 milioni da poter mettere a bilancio, Chiesa in maglia bianconera ha fin qui giocato 55 partite, con 17 gol e 12 assist. Rendimento in zona gol già praticamente della metà rispetto al periodo fiorentino, quando, dall’esordio a sorpresa proprio contro la Juve allo Stadium con Sousa, ha giocato 153 gare (il triplo) segnando 34 reti e servendo 25 assist. Insomma, duole dirlo, ma il salto c’è stato, con Chiesa diventato presto imprescindibile alla Juve e anche in Nazionale. Un rapporto recente di amore-odio con Allegri, ma anche ieri in Champions è stato protagonista con un gol e un rigore procurato.

L’ALTRO FEDERICO. Chi con Allegri si sta rilanciando è invece Bernardeschi. L’altro Federico, per quella che fu la coppia d’oro del vivaio viola. Due anni più grande di Chiesa, alla Juve raggiunse il picco proprio con il primo ciclo del tecnico toscano, per poi faticare parecchio con Sarri e Pirlo. Ora, dopo l’Europeo, è tornato a recitare un ruolo importante anche in bianconero, partendo titolare già 9 volte in stagione. Certo, il rendimento sotto porta non è quello di Firenze (23 gol e 12 assist in 93 partite), ma Allegri lo fa spesso partire dal 1′ sfruttando anche la sua duttilità. A differenza di Chiesa, che da ex contro la Fiorentina aveva giocato solo la gara d’andata dello scorso anno (3-0 per i viola allo Stadium), Bernardeschi ha già incrociato i viola 7 volte, con 5 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitte (e quel gol su punizione nel 2018). Anche per lui l’addio non fu proprio sereno: ricordate il certificato per “gastroenterite acuta” per non presentarsi in ritiro ed unirsi alla Juve? Ecco. Non un bel modo per lasciarsi, a fronte comunque di oltre 40 milioni nelle casse viola.

JC11. Andando più indietro con il tempo, ecco Cuadrado. Uno dei mattatori della Fiorentina del primo Montella, con 26 gol e 21 assist in 106 partite in viola. Poi quel “è il mio regalo alla città” di Andrea Della Valle, ad agosto 2014, salvo poi cedere il colombiano a febbraio 2015 al Chelsea per oltre 30 milioni. Altri tempi, con quel che fu JC11 tornato poi velocemente in Italia proprio alla Juventus: in 6 anni 234 presenze con 20 gol e 54 assist. Esterno alto, largo a centrocampo o anche terzino, in realtà anche lui non gode di troppa simpatia tra i tifosi viola. Non tanto per le 6 vittorie sui 10 incroci contro i viola da ex (1 gol e 3 assist), quanto per una tendenza che spesso lo vede accentuare le cadute in varie zone del campo (in Sudamerica ne è nato anche un caso nelle ultime gare della Nazionale).

IL ‘VETERANO’. Infine Chiellini. Uno che, da capitano della Juve e della Nazionale, ha creato un bel dibattito a Firenze la scorsa estate, in tempi di Europei. Tifare ed esultare o meno alle giocate di un ex che ormai è leader da anni della rivale più accesa? In tanti si sono divisi in merito. Giorgio, classe ’84, esordì in Serie A proprio con la Fiorentina nel lontano 2004. Contribuì a quella salvezza rocambolesca (42 partite, 3 gol e 2 assist in quella stagione tra campionato e coppa Italia, con la rete proprio ai bianconeri in quel 3-3 dell’aprile 2005), poi passò alla Juve per circa 8 milioni. Per entrare nella storia del club di Torino, con 544 presenze totali (36 gol e 24 assist). A Firenze giocava addirittura quasi sempre terzino, a volte anche esterno di centrocampo. Alla Juve si è affermato come tra i centrali più forti degli ultimi 15 anni. Sabato sfiderà per la 23esima volta da ex la Fiorentina: il bilancio dice 12 vittorie, 8 pareggi e 2 sconfitte, con 1 gol e 2 assist all’attivo. Il ‘veterano’ degli ex viola passati alla Juve. Con la speranza, per i tifosi viola, che la lista non si allunghi ancora nel prossimo futuro.

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