
Gasperini rincara la dose su Chiesa. Intanto lui continua a trascinare la sua Fiorentina
Non si metterà mai le mani alle orecchie in segno di scherno o rivalsa. Non esporrà maglie con scritto ‘why always me?’. Non si porterà il dito alla bocca per zittire chi ne infanga la professionalità e la correttezza. C’è stato un momento in cui esagerava in proteste ed esuberanza. Ma adesso è cresciuto. Federico Chiesa, cosa vuol dire avere la fascia di Davide Astori, lo sa bene. E non solo per un semplice ricordo. Ma il simbolo dei valori umani che aveva quel ragazzone che abbiamo imparato a conoscere troppo tardi.
In principio fu Gasperini, che a caldo ed a freddo lo apostrofò come simulatore, poco professionale, etc. Poi fu il turno di Mattioli. E per chiudere il cerchio ancora Gasperini. Il tutto passando per commentatori tv ed ex calciatori che sono andati decisamente lunghi nei loro pareri. Sui social, basta soffermarsi sui post della Fiorentina per scorrere raffiche di ‘tuffatore’ e meme che lo paragonano a Tania Cagnotto. E almeno questi, fanno ridere, a differenza degli orribili insulti alla memoria di DA13. E almeno il Presidente della Spal, un goffo tentativo di scuse lo ha fatto, a differenza di Gasperini che anzi, ha rincarato la dose a distanza ormai di metà stagione.
Lui intanto trascina i suoi. Trascina la Fiorentina. Trascina Firenze. Trascina la maglia viola. Da leader vero. Nonostante la carta d’identità reciti 1997. Lo fa sul campo. Lo fa a parole. ‘Nino cammina che sembra un uomo’, cantava qualcuno. Va sotto la curva e invita i tifosi a sostenere la squadra. Quando viene intervistato fa emozionare. (LEGGI QUI). Il tutto con una naturalezza quasi disarmante.
In sua difesa si sono mossi in tanti. Praticamente tutti i dirigenti viola, e tutti nel mondo Fiorentina. Pioli in primis, che ogni volta si affretta a dire che lui dei calciatori di altre società non parla. A differenza di altri. Pioli sbaglierà pure qualche lettura tattica, qualche sostituzione. Ma cosa vuoi dire all’uomo che pur di chiudere una polemica arriva a dire: “ho sbagliato io all’andata in campionato a non dire che Federico è inciampato”?. Quasi come a chiedere scusa per colpe che non si hanno pur di tutelare un ragazzo che sarà il futuro del calcio italiano. A Firenze oppure no.
Inutile dire che qualcuno continua ad andare lungo. Anzi lunghissimo. E su questo aspetto toccherà ai dirigenti viola stoppare e tutelare il 25 della Fiorentina. Sarebbe opportuno che anche qualcuno che dirige il carrozzone del pallone intervenisse. Per arginare una campana denigratoria priva di fondamento e solamente lesiva di un volto pulito del calcio italiano.
L’unica cosa che possiamo dire, in questo momento, a Federico Chiesa : ‘non ti curar di loro, ma guarda e passa’. Continua a trascinare la Fiorentina.

Di
Gianluca Bigiotti