Chiarugi: “Speriamo Amrabat resti alla Fiorentina, almeno fino a giugno. Cabral-Jovic? Grossi dubbi”

L’ex viola parla di Amrabat, delle punte a disposizione di Vincenzo Italiano e della ripartenza della stagione della Fiorentina

Parla così a Lady Radio l’ex calciatore e allenatore della Fiorentina Luciano Chiarugi: “E’ stato un Mondiale particolare, stimolante, bello, in cui quel fenomeno di Messi ci ha fatto divertire. Ci sono stati dei viola che potevano fare qualcosa di più, penso a Milenkovic e Jovic, ma anche Gonzalez e Quarta che per un modo o per l’altro potevano fare la storia dell’Argentina, con la Fiorentina Amrabat non è stato sempre ai livelli visti al Mondiale”.

AMRABAT. “Bisogna sempre considerare il contesto…in quello del Marocco Amrabat si è espresso a livelli altissimi, dove giocava a tutto campo come faceva col Verona. Dovendo stare in una determinata casella di centrocampo come a Firenze, forse è stato un pò limitato. L’ho visto cresciuto, anche se adesso ci sono sirene che suonano, di club importantissimi come quelle del Liverpool. Spero che resti alla Fiorentina, almeno fino a giugno, perché trovare uno che corre come lui, che recupera tutti quei palloni…non sarebbe facile e lascerebbe un vuoto pesante. Oggi ce ne sono sempre meno di calciatori come Amrabat, ma si vedono calciatori che fanno un po’ tutto, ma nulla in particolare, a differenza di Amrabat che fa quello e lo fa bene. Italiano quest’anno, a differenza dello scorso anno in cui un po’ c’era Torreira un po’ altri, ha trovato la giusta collocazione per uno come lui. Vedremo se la Fiorentina resisterà ad eventuali grandi offerte”.

RIPARTENZA. “Spero di rivedere una Fiorentina come quella che si era fermata prima della sosta. Io sono un romantico, spero sempre che la Fiorentina stia in zone alte di classifica, anche se adesso non è molto entusiasmante. C’è stato un grande lavoro, che spero venga ripagato coi risultati. Secondo me non c’è da smantellare e rivoluzionare nulla. La rosa è valida, magari servirebbe qualche piccolo accorgimento”.

JOVIC-CABRAL. “Vedo tanti dubbi ancora, penso al ballottaggio Jovic-Cabral, che secondo me non fa bene a nessuno dei due. Ormai si è capito cosa sia Cabral, mentre il dover dimostrare di essere all’altezza o meno da parte di Jovic penso possa solo fargli male. Io valuterei molto bene entrambi, e prenderei delle decisioni, piuttosto che far giocare un po’ uno un po’ l’altro. Per un attaccante non fa molto bene uscire, entrare, essere sempre in bilico. Sia con Jovic che con Cabral non si è mai deciso di dare continuità né all’uno né all’altro, e per un centravanti è fondamentale avere nove-dieci partite di fila in cui poter essere valutato”.