Il tecnico viola auspica che la proprietà ed il tifo possano seppellire l’ascia di guerra e incontrarsi per il bene della Fiorentina
“Credo sia importante che ci sia positività, e se per far questo ci vuole più chiarezza e comunicazione tra le parti, ben venga questo incontro”. Parola di Stefano Pioli. Che forse non sarà l’ideatore del calcio champagne, e che qualche volta ci ha messo del tempo prima di capire che alcuni interpreti potevano rendere meglio in altre zone del campo, e che a volte ha peccato nella lettura dei cambi a partita in corso. Ma su una cosa non c’è dubbio alcuno: Pioli vuol bene a Firenze ed alla Fiorentina. Anche a costo di passare per yesman, il tecnico viola ha sempre gettato acqua sul fuoco nei momenti in cui divampava la polemica attorno alla squadra ed alla dirigenza. Ci ha sempre messo la faccia, ed ha sempre cercato di riportare i toni in un alveo di tranquillità. E per il bene della Fiorentina, adesso, serve che proprietà, città e tifoseria riescano a trovare un punto d’incontro.
Il clima di tensione che aleggia attorno alla famiglia Della Valle di certo non fa bene alla squadra più giovane d’Italia e d’Europa. E Pioli lo sa. Come sa bene che anche da parte sua serve qualcosa di più. Nel mettere in condizione i suoi attaccanti di buttarla dentro, di fare qualche step in avanti, e di migliorare un girone d’andata non certo spumeggiante. Anzi. Ma oltre ogni discorso tecnico c’è il Pioli uomo, che ha tenuto alla grande le redini di uno spogliatoio colpito da un lutto che poteva far piombare quella Fiorentina nel baratro, ed un Pioli garante. Sì perché mentre parte del tifo ha già preso la sua decisione di contestare a prescindere la proprietà, il resto della tifoseria è ancora divisa. E per capire cosa ha intenzione di farne della Fiorentina la famiglia Della Valle si è esposta attraverso i Viola Club per chiedere un incontro. Richiesta alla quale la stessa famiglia DV ha fatto sapere in maniera informale di rispondere entro breve tempo. E qui scatta il Pioli garante, che si auspica che per il bene della sua Fiorentina le parti possano trovarsi d’accordo almeno su un tacito rispetto reciproco che porti un clima di serenità attorno alla squadra.
Un Pioli vero e proprio sponsor, dunque, per una ritrovata armonia. D’altronde negli anni di Prandelli fu proprio quella coesione generale tra squadra, dirigenza e tifo a spingere la Fiorentina verso traguardi importanti in Champions, così come la tregua arrivata a suon di acquisti e investimenti nell’era Montella ha portato a fare un altro step. Poi l’era Paulo Sousa, che ha dilaniato un ambiente intero. Tra dichiarazioni polemiche (più o meno condivisibili nel merito sia chiaro), ed atteggiamenti che hanno portato ad un enorme bisogno di normalità. Unico modo per andare oltre i limiti, e per provare a riportare attorno alla Fiorentina un clima di apparente normalità.
Di
Gianluca Bigiotti