Squalifiche pesanti per Castrovilli e Pulgar, al Bentegodi la mediana sarà tutta sulle spalle del croato (che fin qui ha deluso).
Sarà il tema della prossima settimana. Chi giocherà in mezzo al campo con Badelj, a Verona? Pesanti le squalifiche, in accoppiata, di Castrovilli e Pulgar, entrambi assenti al Bentegodi. Con un centrocampo che sarà quindi tutto sulle spalle del croato vice-capitano viola. Uno che è tornato dopo l’anno alla Lazio, ma che fin qui ha deluso. Non riuscendo, finora, a convincere una fetta (ora piuttosto larga) di tifosi scettica sul suo ritorno. Non solo per principio (aveva lasciato la Fiorentina a zero), ma anche a livello tattico.
DI NUOVO TITOLARE. Le prestazioni fin qui non hanno aiutato Badelj, che al suo ritorno aveva detto di voler convincere gli scettici e riprendersi la Fiorentina. Montella gli sta dando fiducia incondizionata, in mezzo al campo però ha fin qui commesso qualche errore di troppo. Non mostrandosi sempre brillantissimo anche sul piano fisico. A Verona, però, starà ancora al croato, ieri in panchina con la sua Nazionale. Chi sarà al suo fianco? Sicuramente una maglia sarà di Benassi, l’ex titolare scavalcato proprio dalla rivelazione Castrovilli. Sull’altro posto… c’è da decidere.
CHANCE NON SFRUTTATA. Logica direbbe che dovrebbe toccare a Zurkowski. Arrivato in estate dopo essere stato acquistato a gennaio da Corvino, reduce da un buon Europeo Under 21 non ha fin qui trovato spazio. Una decina di minuti tra Juventus e Udinese, e un’interpretazione tattica del ruolo di mezzala che non convince del tutto Montella. Fisico importante, rapidità però che poco si sposa con il calcio italiano. Almeno per ora. Ieri contro l’Entella poteva essere una sorta di prova generale, ma il polacco non è sembrato molto ‘in palla’. Anzi. Non sempre reattivo, qualche pallone perso e poca qualità. La speranza (anche di Montella) è che in partita ‘vera’ possa andar meglio, ma ieri i segnali non sono stati proprio positivi.
SORPRESA. A sorpresa, invece, è andato meglio Cristoforo. Mai in campo quest’anno, ma anche per problemi numerici è sempre stato coinvolto nel gruppo viola. Fin dall’estate. Sempre in panchina, dentro le prove tattiche negli allenamenti, contro l’Entella ha giocato una partita positiva, fungendo da metronomo del gioco viola. Niente di esaltante, sia chiaro, anche perché di fronte c’era una squadra di B che specie all’inizio non ha approcciato proprio bene l’amichevole. Ma se Montella doveva avere indicazioni verso Verona, beh, i segnali positivi sono arrivati più dall’uruguaiano che dal polacco. Con Cristoforo, tra l’altro, si ribadirebbe il ‘doppio play’ visto spesso con Badelj e Pulgar, pur con non troppe fortune.
NON A CENTROCAMPO. Allontanata invece l’ipotesi di Boateng mezzala: il ghanese ha giocato sul fronte offensivo, e dopo una partenza così e così è apparso più sciolto nelle giocate e prezioso nella manovra. Mettendo a segno anche un gol e un assist nel test di ieri. Difficile però rivederlo in mezzo al campo, ruolo che aveva ricoperto qualche anno fa nel Milan e in Germania.
Di
Marco Pecorini