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Che grande Fiorentina! Italiano, lezione a Garcia. Dominio più netto del risultato

Capolavoro viola al Maradona, Italiano manda in scacco Garcia con turnover e personalità. Messaggio a De Laurentiis

Una grande squadra al Maradona. Una squadra che domina dal punto di vista tattico, che comanda il gioco, che esalta le individualità attraverso una manovra organizzata, che vince con merito mettendo in pratica le idee del suo allenatore. Il Napoli di Rudi Garcia? No, la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Capolavoro assoluto dei viola che non solo raggiungono la Juve al terzo posto iscrivendosi legittimamente alla corsa per la Champions, ma costringono i campioni d’Italia a sette punti dalla vetta e soprattutto a due settimane di riflessioni e di pensieri negativi. Il più importante riguarda l’allenatore, fischiato alla fine ancor più dei giocatori: Garcia sembra in confusione totale. I capi d’accusa sono tanti. Primo: il francese ha confermato integralmente la formazione titolare di martedì contro il Real. Allora a cosa serve la rosa lunga? Italiano ha cambiato sette giocatori di movimento su dieci dopo la sfida di giovedì in Conference e la squadra non ne ha risentito, segnale che in allenamento si lavora benissimo. Questo è il modo per non sentire le fatiche di coppa. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

ITALIANO, RAMMARICO DE LAURENTIIS. Insomma, Garcia avrà molto su cui meditare e lo stesso farà De Laurentiis, costretto suo malgrado a chiedersi quale sarebbe la situazione adesso se avesse affidato il Napoli a Italiano. Sembrava il candidato più adatto, visto il tipo di gioco proposto dalla sua Fiorentina e ieri il concetto è emerso nuovamente. Tra l’altro, rispetto alla scorsa stagione, la Viola è cresciuta molto nella gestione del pallone (bravissimo Arthur) e nella creazione di linee di passaggio sulla trequarti avversaria: la manovra ha molti più sbocchi e infatti è più efficace. I nuovi compiti di Quarta, poi, che da teorico centrale difensivo diventa il primo assalitore spesso oltre la metà campo, esaltano lo spirito della squadra che ha comandato le operazioni fin dall’inizio. Non eravamo abituati a vedere il Napoli in tale sofferenza e invece il dominio tattico della Fiorentina è stato più netto del punteggio, allargatosi solo nel recupero grazie all’ormai abituale rete di Gonzalez.

TROPPO SUPERIORE. Alla Fiorentina, passata in vantaggio con Brekalo in avvio dopo una palla riconquistata alta e una bella azione corale, è mancata quindi solo un po’ di precisione in rifinitura e al tiro, ma il fraseggio è stato da applausi. La palla girava benissimo e tante volte il Napoli restava a lungo a guardare gli avversari. Italiano era così convinto del proprio impianto tattico da accettare il tre contro tre dietro, mentre Garcia non ha mai trovato una chiave. La Fiorentina non si è mai fatta disturbare dagli episodi e ha sempre giocato da squadra interpretando perfettamente la gara, che prevedeva anche che gli esterni offensivi stessero molto larghi e aprissero spazi per le discese più interne dei terzini. Tutto studiato e tutto eseguito alla perfezione. La Fiorentina è stata troppo superiore. E Italiano ha dato una severa lezione a Garcia.

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