I viola perdono al Franchi e vengono superati da De Zerbi. I tifosi contestano tra cori e fischi. Serve un segnale dalla proprietà.
Una brutta, bruttissima Fiorentina perde ancora e fa felice un Sassuolo che passeggia al Franchi e ringrazia, superando i viola in classifica. Una squadra svuotata di motivazioni e senza idee tecniche, affidata alle folate di Chiesa. Così non va e non può andare, una seconda metà di stagione in picchiata ha prodotto il 12° posto in classifica e un’aperta contestazione di Firenze. I Della Valle e Corvino nel mirino dei tifosi, con fischi e cori durante e dopo la partita al Franchi.
IMPALPABILI. Sul campo sono arrivate grosse delusioni da tutti, specie da chi dovrebbe essere tra i punti fermi di questa squadra: Veretout, Pezzella, Biraghi, anche Muriel e l’impalpabile Simeone. Nessuno ha offerto una prestazione dignitosa, ed anche i presunti leader hanno confermato limiti a livello di personalità. Il Sassuolo ha fatto la partita dal 1′ al 90′, ha passeggiato sui viola dimostrando una superiorità imbarazzante. “Oggi abbiamo toccato il fondo”, ha commentato Montella a fine gara. Da chi tra i giocatori in campo si potrà ripartire?
CROLLO. Questo è uno degli interrogativi. Una stagione iniziata in maniera complicata che sta finendo malissimo. Con Sassuolo e Cagliari sopra alla Fiorentina, la Spal a -1, il Torino a +16 punti e l’Atalanta a +19; 4 sconfitte nelle ultime 5 partite e una vittoria che manca da 13 partite. In casa addirittura i viola non vincono da un girone intero, dal 16 dicembre contro l’Empoli: nel frattempo al Franchi hanno trovato gioia Parma, Frosinone e Sassuolo. Non responsabilità soltanto di un allenatore, Pioli, messo in discussione da molti e in primis dalla dirigenza e dalla proprietà, ma anche – e a questo punto soprattutto – di chi ha allestito una squadra di questo genere. Con limiti evidenti dal punto di vista tecnico, tattico, mentale e di personalità.
COME RIPARTIRE? Una situazione complicata nella quale è difficile trovare qualche appiglio positivo per ripartire. Montella ha confermato che la sua idea di calcio, per la nuova stagione, è ben lontana da quanto rappresenta l’attuale Fiorentina. Una squadra che vive – e ha sempre vissuto – sulle folate di Chiesa, e in parte di Muriel. E lo stesso Chiesa è tra l’altro uno di quelli che difficilmente rimarranno. Ci sarà quindi una nuova rivoluzione? Anche Veretout, Milenkovic, Simeone potrebbero partire, così come Benassi e Biraghi potrebbero cambiare aria in caso di offerte interessanti. Per non parlare dei prestiti Gerson, Mirallas ed Edimilson. Pochi confermati insomma della squadra titolare, e tanti milioni in arrivo. Margine per ripartire, insomma, ci sarebbe. Ma come? E soprattutto, con chi?
SEGNALE. Il segnale principale deve arrivare dai Della Valle. La proprietà sta riflettendo sul presente e sul futuro, una stagione fallimentare con i conti in rosso ed un ciclo (quello aperto un anno fa con Pioli) che doveva riportare ‘arcobaleni viola’, ottimismo, positività e l’Europa, e che invece ha prodotto tante delusioni e una nuova esclusione dai palcoscenici europei. La Fiorentina naviga nella mediocrità, la città è in contestazione aperta nei confronti della proprietà e della dirigenza. Difficilmente si potrà andare avanti a suon di silenzi e freddi comunicati. Come ripartirà la nuova Fiorentina? Con che ambizioni? Con quali investimenti? Chi allestirà la nuova squadra con Montella allenatore? Sembra che nelle ultime settimane le riflessioni abbiano coinvolto anche Corvino, ma ad oggi il dg non pare in bilico. Al limite sarà affiancato da un dirigente che prenderà il posto di Freitas. In ogni caso, servirà costruire una Fiorentina sulle indicazioni di Montella. ‘Giocatori funzionali’, ha chiesto il tecnico. Meno scommesse e più giocatori giusti nei ruoli giusti. Ma se ne può uscire solo con una scossa dall’alto. Non può andare bene così. Altrimenti sarà un’altra estate lunghissima.
Di
Marco Pecorini