Arriva Cesare Prandelli con un contratto fino a giugno. Firenze è casa sua, in fin dei conti non se n’è mai andato
Contratto fino a giugno, poi si vedrà. E in quel «si vedrà» ci può essere tutto, per ora ciao tristezza, già che ci siamo allarghiamoci perché l’ottimismo è una vitamina e ce n’è bisogno, proprio in generale, non solo nel calcio: e allora Prandelli è tornato in un posto che conosce e dal quale non si è mai separato, neanche quando era in Turchia, in Spagna, negli Emirati, a Genova, nemmeno quando è arrivato secondo agli Europei con la Nazionale, scrive La Nazione in edicola stamani. Sempre la stessa storia: «Qui sto bene ma Firenze, eh Firenze...».
Così bella da comprare una casa non per investire, ma per prenderci la residenza. E le partite della Fiorentina? Viste in tribuna, pagando l’abbonamento. Prandelli è tornato in un certo senso a casa sua, al posto di Iachini, che più dell’assenza di risultati ha pagato la mancanza di prospettiva nel gioco e la poca identità della squadra. Stallo totale, classifica fiacca, tifosi prima di traverso e poi proprio in versione muro contro muro. E la legge del calcio in questi casi sa essere più severa di un Dpcm. (…)

Di
Redazione LaViola.it