Cesare Natali, doppio ex di Fiorentina e Torino, ha parlato a Lady Radio, ripartendo dal momento difficile della Fiorentina: “Mi pare non ci sia una linea guida dettata dall’alto con una società forte e una personalità che la Fiorentina ora, mi dispiace dirlo, non sembra avere. Una proprietà forte, dopo la partita di giovedì, si presenta in conferenza confermando l’allenatore e poi i giocatori devono prendersi le proprie responsabilità”.
Sul rapporto squadra-Paulo Sousa: “Nessun giocatore va in campo per giocare contro l’allenatore. Nelle espressioni dei giocatori in campo giovedì vedevo passività. Ognuno gioca per sé, perchè se ognuno fa la sua prestazione la vittoria è la somma delle prestazioni. Il ciclo è tale se è vincente, altrimenti si tratta di periodo”.
Sui leader di adesso rispetto al passato. “Nel 2011 c’è stato un miracolo calcistico a Firenze. E’ stata una annata dura ma volevamo portarla alla fine positivamente tutti. Quest’anno invece, vuoi per un mercato non all’altezza delle aspettative dell’allenatore, vuoi per altri motivi, non è stato fatto quanto Firenze invece si poteva aspettare. Cesare Prandelli si affidò a noi”.
Su Gonzalo: “Gonzalo Rodriguez è il capitano, un giocatore fondamentale. Solo a Firenze si parla di giocatori in scadenza e che non rinnovano. In tutte le altre città non vengono affrontati i rinnovi in questo modo. Già da ottobre o novembre esce il fatto che la proposta è insoddisfacente, poi tutto viene interpretato anche in città. Difesa? Non è l’annata migliore per Gonzalo, ma resta buon giocatore, così come Astori. Lo stesso Sanchez ha fatto abbastanza bene. Credo che i gol vengono dal’atteggiamento e passività, non da errori di singoli”.
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Redazione LaViola.it