L’esterno doppio ex di Fiorentina e Atalanta: “In viola ci sono tanti buoni giocatori, ma a tutti sembra mancare sempre qualcosa. Gasp fa rendere tutti sopra le aspettative”
Parla così a Radio Bruno l’ex di Fiorentina e Atalanta Alessio Cerci: “La sto vedendo bene la Fiorentina, con un gioco che è rimasto simile a quello dello scorso anno. Penso che se la potrà lottare per l’Europa sino al termine della stagione”.
FIRENZE. “Con la mia famiglia mi son sempre trovato bene a Firenze, è un gioiello, bellissima, dove sto con la famiglia. Mi trovo sempre benissimo, mi ricorda un passato un po’ turbolento ma con sentimenti veri. Ricordo con piacere quel gol a Lecce, in un anno in cui le cose andarono male, riuscimmo a salvarci con quella rete, dopo tante sofferenze”.
ATTACCO. “A Jovic e Cabral gli direi di stare sereni, perché i gol arriveranno. Non si deve cercare per forza la rete, perché poi si scaturisce l’effetto contrario. Con serenità si deve continuare a lavorare, ma poi arriveranno le reti, senza avere l’ossessione”.
ATALANTA. “Ogni anno fanno tanti movimenti di mercato, sono sempre molto attivi ma credo che il valore aggiunto sia Gasperini che riesce sempre ad esaltare le qualità dei propri giocatori. Loro prendono un calciatore normale, ma con Gasp diventano subito forti e rendono sempre molto più rispetto alle aspettative. Sa valorizzare sempre ogni giocatore. Al contrario, credo che farebbe fatica a gestire grandi giocatori e grandi spogliatoi”.
EUROPA. “Molto penso dipenda dall’aspetto mentale. A volte si sottovalutano troppo le formazioni estere come il Basaksehir. Ho giocato in Turchia, loro hanno un ottimo tecnico e degli ottimi giocatori, da anni è molto dura affrontarli per tutti. Forse è stata sottovalutata la loro forza da parte della Fiorentina. Chiaro che nessuno si aspettasse quel 3-0, un risultato sicuramente troppo pesante, ma la sconfitta poteva starci”.
ROSA. “La Fiorentina ha tanti buoni giocatori, molti anche di ottima prospettiva. Ma mi sembra che a quasi tutti manchi sempre qualcosa. Penso a Sottil o Ikoné, giusto per rimanere su calciatori del mio ruolo, secondo me sono molto forti, hanno qualità, ma poi si perdono sul più bello. Ikoné su tutti, si sa che è forte, poi lo vedi in campo e quando sbaglia l’ultima giocata, quando l’ultimo passaggio. Vediamo se Italiano riuscirà o meno a farli migliorare. Personalmente mi piace moltissimo Bonaventura, che ha grande eleganza, spesso fa gol, è decisivo…”.
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Redazione LaViola.it