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C’era una volta Juan Guillermo Cuadrado, in cima alla lista dei dribblomani della Serie A. Il colombiano, che a volte eccedeva anche un po’ nei tentativi di saltare l’uomo, è stato per anni il re incontrastato di questa speciale graduatoria. Che può essere anche effimera, certo, ma che nel caso di Federico Chiesa vuol dire personalità, qualità, e che nel calcio moderno rappresenta una specie di unicum. Che sia fondamentale avere un calciatore in rosa che sappia saltare l’uomo per creare superiorità numerica è fin troppo banale come concetto.

dati whoscored.com
E nel caso di Chiesa, se si guarda la carta d’identità, fa quasi specie. Perché questa qualità la si nota, a volte, fin troppo poco. E’ lui ad aver tentato il maggior numero di dribbling in Serie A fin qui. Dato ancora prematuro, ma significativo. Con una percentuale di tentati/riusciti tuttavia lontanissima da quella dell’attuale esterno della Juventus, pressoché infallibile sul saltare l’uomo. Chiesa, invece, si ferma al 38%. Ma è comunque, dopo Cancelo, quello che ne ha fatti di più fin qui.
Ci sta, dunque, che Asamoah dopo un po’ perda i nervi e rifili una gomitata prima, ed un calcione poi, allo stesso Chiesa. Ci sta un po’ meno il ‘si buttava di continuo senza che lo sfiorassi’ detto nel dopo gara come giustificazione dallo stesso interista. Ma questa è un’altra storia.
Tornando alle doti di Chiesa, il dribbling, può essere un’arma in più notevole per la sua Fiorentina. Ed anche per il Cholito Simeone, che potrebbe beneficiare dei suoi assist. Come stava per accadere a San Siro, prima che Handanovic aprisse la mano e dicesse no all’argentino. Di assist, fin qui, Chiesa ne ha messo a referto 1, contro l’Udinese, e sicuramente deve migliorare su questo aspetto. Saltare l’uomo e trovare il compagno, senza per forza incaponirsi nel cercare la conclusione è uno step che dovrà fare. Anche se i primi risultati si sono già visti. Intanto il consiglio gli arriva direttamente dal tecnico viola Pioli: “Deve continuare così”. Il percorso è tutto in ascesa, ed è solamente appena cominciato.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
														 
														 
														
Di
Gianluca Bigiotti