Appena 15 punti nelle 11 partite casalinghe in campionato, come nell’anno del ritorno in A. E il Franchi fischia ancora
C’era una volta il ‘fortino Franchi’. Ovvero uno stadio capace di spingere la Fiorentina a vincere le partite, costruire la propria forza sulle gare casalinghe. Insomma, quando era dura più o meno per tutti portar via punti da Firenze. Invece quest’anno altro che fortino… Solo 4 vittorie su 11 partite casalinghe di campionato, per intendersi. Anche se il Franchi il proprio sostegno non l’ha mai fatto mancare. Media-spettatori intorno alle 32 mila persone a partita, sostegno incondizionato alla squadra durante le partite, fischi (legittimi) solo quando lo ‘spettacolo’ non è stato ritenuto soddisfacente. Come ieri contro il Bologna, alla seconda sconfitta consecutiva al Franchi in Serie A. La quarta interna in campionato.
ANNO SCORSO. Fin qui la Fiorentina ha raccolto appena 15 punti in 11 gare casalinghe in campionato. Troppo pochi, per chi voleva lottare per qualcosa di diverso. Solo 15 i gol segnati, mentre un anno fa a referto dopo 11 gare interne erano andate ben 38 segnature. Insomma, quella Fiorentina al Franchi lasciava poco o nulla. E in termini di risultati aveva raccolto 7 vittorie su 11 partite casalinghe, con 22 punti. A fine anno furono poi 13 le vittorie su 19, con 41 punti. Gran parte della corsa europea fu costruita insomma al Franchi.
PASSATO. E se guardiamo indietro, quello attuale è tra i trend peggiori dal ritorno in Serie A della Fiorentina. Proprio nel 2004/2005 fece gli stessi 15 punti (4 vittorie) nelle prime 11 gare interne: a fine anno furono 7 i successi al Franchi per 28 punti. Peggio la Fiorentina fece solo nel 2019/2020, il primo di Commisso: con Montella e Iachini nelle prime 11 partite al Franchi arrivarono solo 3 vittorie con 13 punti casalinghi (a fine anno 5 successi interni per 23 punti). Quattro vittorie dopo 11 gare casalinghe anche l’anno successivo con Iachini e Prandelli, ma con 16 punti conquistati (a fine anno 6 successi al Franchi e 24 punti). Nel biennio Pioli 4 vittorie nelle prime 11 interne nel 2017/2018 e 5 successi l’anno successivo, mentre erano già 6 le vittorie al Franchi nelle prime 11 gare nel 2010/2011 (21 punti) e nel 2011/2012 (20 punti), così come nel 2009/2010, ultimo anno del primo ciclo Prandelli (19 punti). Imparagonabili le altre annate dal ritorno in A, quando il Franchi era davvero un fortino: record a fine anno per Prandelli, con 47 punti sul campo sia nel 2005/2006 che nel 2006/2007, poi 40 e 44 punti interni nei due anni successivi. Quota 43 punti invece per il primo Montella (2012/2013), mentre ‘solo’ 31 e 33 punti nei due anni successivi, quando però la Fiorentina macinava punti soprattutto in trasferta. Sousa fece invece 38 punti interni in entrambi i suoi anni in viola.
FISCHI. Così ieri contro il Bologna, a fine gara, sono arrivati i fischi. E i cori. “Eccessivo”, secondo Italiano, quello del “fate ridere”. Tant’è. Non è la prima volta che in stagione la Fiorentina viene fischiata. Anzi. Era successo anche contro il Torino in campionato, due settimane fa. “I fischi lasciano tanta amarezza, giocare qui non è semplice”, commentò Venuti. Fischi e mugugni anche dopo il pesante 0-4 (il terzo della gestione Italiano) casalingo contro la Lazio, quando pure i tifosi avevano sostenuto la squadra durante la partita nonostante il netto passivo. Prima ancora un po’ di fischi anche contro il Monza (1-1), così come alla prima del girone di Conference contro il modesto Riga (altro 1-1). Mugugni poi anche in trasferta, come a Bologna all’andata, quando i viola si fecero rimontare per 2-1. Insomma, la stagione resta complicata, piena di alti e bassi.
COPPE. E se nelle Coppe il fattore Franchi è stato comunque importante, prima per superare il Twente ai playoff e poi per rimettere in piedi il girone di Conference (compromesso proprio da quell’1-1 col Riga però), così come in Coppa Italia per superare Sampdoria e Torino, alzare il livello dei risultati casalinghi è d’obbligo per cercare di dare un senso alla stagione. Non solo in campionato, dove nel prossimo mese arriveranno Empoli e Milan. In Conference e in Coppa Italia, infatti, si giocheranno le partite decisive proprio a Firenze: il 23 febbraio il playoff contro il Braga, a fine aprile la semifinale contro la Cremonese. C’è da cambiare rotta.
Di
Marco Pecorini