Nelle idee dei dirigenti viola solo Amrabat e Mandragora non si muoveranno, poi via alle cessioni. Piace il mediano del Verona: costa 10 milioni
Il centrocampo della Fiorentina si avvia ad ampie falcate verso una robusta ristrutturazione, i cui margini saranno chiari strada facendo durante il mercato. Due, al momento, sono le pedine per motivi diversi giudicate intoccabili che nel corso della finestra invernale non si muoveranno da Firenze: Amrabat (per il quale la società, non appena tornerà dagli Usa Rocco Commisso, è pronta ad avviare i dialoghi per l’adeguamento di contratto) e Mandragora, arrivato in viola in estate a fronte di un investimento di quasi 10 milioni e apparso in crescita nel corso delle recenti amichevoli. Tutti gli altri (salvo i prestiti e due colonne come Castrovilli e Bonaventura) sono potenzialmente cedibili al miglior offerente. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
MOVIMENTI. Due le principali candidature in entrata: Abdelhamid Sabiri della Sampdoria e Adrien Tameze del Verona. Identikit decisamente diversi (per aspetti tattici ma soprattutto per costo) che tuttavia restano nel mirino della squadra mercato della Fiorentina, costretta in ogni caso prima di affondare il colpo ad operare per necessità di lista e ingaggi due uscite in quella zona di campo. Gli indiziati, insieme al giovane Bianco, sono Maleh, Zurkowski e Duncan, con il marocchino e il polacco in cima alla lista dei partenti. E se per Maleh la soluzione Lecce potrebbe essere più di una semplice idea, resta tutta da verificare la situazione legata a Zurkowski, che in più di una circostanza – oltre a ribadire la volontà di non rinnovare il contratto in scadenza nel 2024 – ha fatto intendere di voler tornare a Empoli. Un atteggiamento che difficilmente troverà accoglimento da parte della dirigenza di Commisso.
IDEE IN ENTRATA. Qualora la Fiorentina dovesse riuscire a piazzare due pedine in uscita, sarà poi tempo di pensare agli eventuali sostituti: Sabiri, messo in stand-by dopo oltre un mese di corteggiamenti, resta ancora sullo sfondo anche se a più riprese (anche pubbliche) il dg Barone ha fatto sapere che il fantasista – che in un primo momento era stato valutato un colpo utile nel ruolo di mezzala – non è mai stato un vero obiettivo di mercato. La contemporanea esplosione di Bonaventura e Barak sulla trequarti, oltretutto, non ha aiutato ad aumentare la candidatura del sampdoriano, reduce oltretutto da un discreto Mondiale che ne ha aumentato il costo. Discorso diverso per Tameze, che sarebbe un investimento che la proprietà sarebbe disposta a fare indipendentemente dalla partenza di un big o magari proprio in previsione di una partenza futura di Amrabat: costo dell’operazione circa 10 milioni, anche se i buoni rapporti con il Verona (figli anche dell’operazione estiva per Barak) potrebbero agevolare il tutto.
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Redazione LaViola.it