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Centrocampo a cinque e due punte. L’ultima idea per inserire Thereau
Pensare a un cambio, in casa Fiorentina, non è utopia, anche perché, oltre ad avere difficoltà nel mezzo, Simeone nelle due partite finora disputate è sembrato davvero troppo solo per pensare di averlo lucido per tutte le gare del campionato, scrive La Nazione. Poco cambierebbe – in questo ragionamento – se al suo posto ci fosse Babacar. L’unica punta costringe l’attaccante di turno a coprire tutto l’arco offensivo. Non per niente l’ultimo innesto – dopo due giornate che hanno evidenziato questo – è stato proprio Thereau, uno che può fare la punta centrale, ma è la spalla ideale per un giocatore con le caratteristiche dell’argentino.
Dietro i due giocatori offensivi la linea a cinque darebbe sostanza e densità nella zona dove tutto nasce, soprattutto i problemi in questo caso. Mentre la difesa, per una questione di numeri, non potrà che essere a tre. Non una sciagura, proprio considerati gli ultimi giorni di mercato. Pezzella è un centrale puro, mentre Astori si è ripreso la nazionale proprio giocando a sinistra nella difesa tre. E a destra? Laurini può anche giocare a tre, con il compito di proteggere la corsia di destra, terreno di conquista di Chiesa (in avanti). Arrivando al nocciolo del problema: il centrocampo. L’assetto a due è andato spesso in difficoltà e soprattutto la Fiorentina è parsa perdere giocatori importanti, come Benassi, ad esempio, con in una linea a cinque tornerebbe interno, ruolo a lui più congeniale. Riassumendo Chiesa largo a destra, interni Benassi e Veretout, Eysseric largo a sinistra, mentre Badelj perno centrale. Non una soluzione per sempre, certo. Ma opzione da tenere presente per il futuro. Cambiare non è segno di debolezza. Anzi.