Rassegna Stampa

Centrocampista completo: mediano, regista e risolutore. A tutto Mandragora

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Taglia e cuce, copre i compagni, si sgancia in avanti, dà appoggio ad Amrabat. Ruolo da protagonista nella risalita della Fiorentina

Adesso Rolando Mandragora è tutto quello che si chiede a un centrocampista completo, universale, nel ruolo forse più delicato e importante all’interno di una squadra: che non è solo mediano e nemmeno solo regista, che non privilegia l’interdizione o viceversa la costruzione tra i compiti principali, che insomma dev’essere di tutto un po’ nel modo giusto e possibilmente fatto bene. Come “Rolly” Mandragora, cresciuto di settimana in settimana fino a diventare punto di riferimento insostituibile della Fiorentina attuale. Italiano ha adattato concettualmente e tatticamente la propria squadra alle difficoltà che fino a un mese fa stavano complicando oltre misura il percorso in campionato e per riuscire nell’intento ha scelto il 25enne calciatore campano. Ottima soluzione: testimoni i risultati, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

PROTAGONISTA. Nella Fiorentina reduce dal ko di Torino contro la Juve e da un punto in cinque partite, Mandragora ha poi risolto i problemi. Fuori per l’infortunio muscolare patito il 30 dicembre nell’amichevole in famiglia con la Primavera, era rientrato a fine gennaio con la Lazio e poi con il Bologna, saltando la gara dello Stadium. Mandragora è stato poi sempre in campo nel filotto di sette risultati utili consecutivi, titolare cinque volte e subentrato sullo 0-0 con il Sivasspor. Un protagonista assoluto. In coppia con Amrabat nella giusta miscela tra qualità e tecnica, forza fisica e sapienza tattica.

VIOLA ROCK&ROLLY. Mandragora ha un’altra qualità notevole: lo noti poco, ma in campo incide tanto, sfruttando una caratteristica che finora poteva sembrare una mancanza di personalità (e forse lo era) ed è diventata il valore aggiunto della formazione viola. Recupera palloni da mediano e imposta da regista, “copre” il compagno di centrocampo che è fuori posizione (ma anche i difensori a volte) e guadagna metri per presentarsi al limite dell’area ora nelle veste di rifinitore e ora in quella di risolutore.

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