Rassegna Stampa

Centro sportivo: sequestrata una porzione di terreno. Rifiuti a 6 metri sotto terra

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Novità sull’indagine della Procura su possibili rifiuti nei terreni a Bagno a Ripoli: l’esito degli accertamenti a settembre

Nell’inchiesta sulla gestione di rifiuti non autorizzata sul terreno dove è previsto il nuovo centro sportivo della Fiorentina, a Bagno a Ripoli, ci sono alcune novità. La prima: i tecnici dell’Arpat, coordinati dal sostituto procuratore Fedele La Terza, hanno sequestrato una porzione minore del terreno, quella dove sarebbero stati interrati i rifiuti. La seconda: a settembre si conosceranno gli esiti dei risultati sui campioni di terreno che saranno analizzati al fine di stabilire la natura dei rifiuti eventualmente presenti, quando questi vi siano stati depositati e se vi siano state delle contaminazioni del suolo. Così scrive il Corriere Fiorentino.

‘SOCIETA’ ESTRANEA’. Il legale della Fiorentina, l’avvocato Nino D’Avirro, precisa che «la società è estranea alla vicenda». L’inchiesta della Procura — partita a seguito della segnalazione di un residente della zona — è infatti a carico di ignoti: nessuna persona legata in qualche maniera alla società del presidente Rocco Commisso è stata infatti iscritta sul registro degli indagati.

ACCERTAMENTI. Durante gli accertamenti — avvenuti nella seconda metà di luglio — i tecnici dell’Arpat hanno fatto alcuni campionamenti. A circa due metri sarebbe stata infatti rilevato del terreno dove si trovavano dei rifiuti. A una trentina di centimetri di profondità i tecnici di Arpat avrebbero anche rilevato la presenza di cemento e di mattoni. E fino a sei metri di profondità sarebbero stati rinvenuti pezzi di muro oltre tubazioni di plastica.

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