Connect with us

News

Centro sportivo: Rocco infuriato, ma tende la mano. Pessina e il clima con la politica…

Da New York La Repubblica racconta le sensazioni di Rocco e l’ultimo tentativo per conciliarsi con la Soprintendenza a Bagno a Ripoli

Il vertice di oggi per il Centro sportivo risulta già decisivo: in caso di segnali negativi, ha fatto capire ieri Commisso, tutto il progetto edilizio potrebbe tornare arischio. A New York lo staff del presidente racconta di un uomo infuriato, ma pronto a tendere la mano per l’ultima volta. I rilievi di Pessina vengono considerati in parte «legittimi» perché rientrano nelle sue competenze, e Commisso avrebbe dato il suo assenso a trovare un’intesa, ma la Soprintendenza parla di «nove campi di calcio», quando, in realtà, nel progetto sono previsti dieci, due in meno rispetto ai dodici del primo disegno, scrive La Repubblica.

LA MANO DI PESSINA. «Abbiamo ricevuto il via libera sulla volumetria da Regione e Comune – dicono da New York – non spetta a Pessina dirci come dobbiamo riempirla». Secondo gli americani si starebbe ripetendo lo schema visto con il Franchi: Pessina non si limita a indicare i vincoli architettonici, ma propone soluzioni. Non solo: il via libera in commissione lunedì sembrava scontato e il nuovo rallentamento ha rappresentato una sorpresa. Questo ha irritato Commisso. A New York hanno la sensazione che il clima con una parte della città si sia avvelenato dopo il fallimento politico dell’operazione Mercafir e che i due progetti (stadio e centro sportivo) possano condizionarsi a vicenda.

ALTRO CHE VILLA DI PREGIO. A questo si aggiunge il passaggio in cui Pessina ricorda come il territorio in cui dovrebbe sorgere il centro sportivo abbia un «notevole interesse pubblico» con le sue «numerose ville, antichi edifici e chiese immersi nelle piantagioni di olivi», a formare un «quadro naturale di non comune bellezza panoramica», che conserva «ancora oggi». Alla lettura di questo passaggio, hanno dovuto calmare Commisso, che ha voluto inserire nella risposta il passaggio in cui parla di «terreni diventati una discarica a cielo aperto e la storica villa deturpata da occupanti abusivi». Commisso conserva le prime foto dei terreni di Bagno a Ripoli. Tra queste figura una delle “ville di pregio” occupate da un gruppo di squatter: fuori appaiono lenzuola appese a fili tesi tra gli olivi, mentre dentro gli interni sono invasi da macerie e infissi smontati. Le ultime righe del comunicato di Commisso sono dal tono minatorio: oggi Rocco vuole risposte chiare. Altrimenti, avvisano da New York, le fornirà lui.

41 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

41 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie News

41
0
Lascia un commento!x